Vignola, l’Ausl replica a Forza Italia: «Il pronto soccorso resta e avviciniamo un’altra automedica»
L’azienda interviene dopo gli attacchi: «Il mezzo di soccorso avanzato di Maranello passa a Pozza. Copriamo più popolazione»
VIGNOLA. L’Ausl di Modena promuove una riorganizzazione del sistema di emergenza-urgenza nell’Unione Terre di Castelli. «Ambulanze e automediche fanno parte di un sistema che opera in rete e in modo dinamico, grazie alla compresenza e integrazione tra differenti mezzi su differenti territori in coordinamento con la Centrale operativa 118. Attraverso uno studio approfondito sulle cosiddette “isocrone”, – scrive l’Azienda – che analizzano i dati di intervento e la distribuzione della popolazione, è stato valutato lo spostamento strategico di un’automedica di 10-13km, da Maranello a Pozza. La sinergia con le aree di confine – Bazzano in questo caso – è anch’essa un elemento fondamentale del sistema, attiva da sempre e oggetto di un tavolo di lavoro che definirà tecnicamente un potenziamento della collaborazione entro la prossima Ctss (Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria della provincia di Modena). Tutto questo permetterà di mantenere la copertura su tutta l’area già prima servita dai mezzi di Maranello e Vignola, e garantire a circa 10.000 cittadini in più i migliori tempi di intervento. Nessun turno di automedica notturno verrà soppresso e rimarranno le stesse ore di presenza».
La polemica di Forza Italia
Coinvolte, dunque le strutture e i mezzi del 118. Al centro delle polemiche sollevate nei giorni scorsi c’è il mezzo di stanza a Vignola, dopo che la forzista Franca Massa aveva denunciato che «l’automedica h24 rischia di essere dimezzata e passare il servizio solo dalle 8 alle 20 Vignola perde l’automedica». La domanda, dunque, sorge spontanea: l’automedica di Vignola sarà rimossa? «No – chiarisce il Direttore Generale di Ausl Mattia Altini – si tratta di una sperimentazione e monitoraggio per misurare gli effetti che ha lo spostamento dell'altra automedica a Pozza e per ragionare con i territori di prossimità, come Bazzano, al fine di utilizzare al meglio le risorse disponibili su entrambi i territori e, più in generale, dell'intero sistema di emergenza».
La stessa Ausl afferma che «grazie all’analisi dei dati geolocalizzati sugli interventi, è stato possibile individuare le cosiddette isocrone - aree raggiungibili entro 20 minuti - e stimare la popolazione servita. Questo ha permesso di ripensare la posizione dei mezzi avanzati con medico: migliorando la distribuzione sul territorio è infatti possibile aumentare la popolazione assistita. Alcuni mezzi, sottoutilizzati, verranno dunque ricollocati per garantire maggiore equità e migliore adesione agli standard regionali. L’obiettivo è assistere più cittadini, senza riduzioni di qualità e tempestività dell’assistenza sulle precedenti zone di copertura».
Le risposte sul pronto soccorso
E il Pronto soccorso? Dopo gli attacchi di Forza Italia, che paventavano la possibilità di chiudere la struttura, l’azienda chiarisce invece che «resta operativo: non esiste alcun documento che preveda la chiusura di tale servizio».
«L’obiettivo prioritario è mantenere i servizi di Pronto soccorso sul territorio modenese, quindi anche a Vignola – continua Altini –, e in virtù di un lavoro imponente che abbiamo fatto in questi mesi ci stiamo riuscendo, con l’obiettivo di aumentare equità, prossimità e qualità, valorizzando le risorse disponibili e investendo in tecnologie e modelli organizzativi più efficienti», conclude.
© RIPRODUZIONE RISERVATA