Cade a ridosso dello strapiombo durante la ferrata: ragazza soccorsa con l’elicottero – Video
Spavento per una giovane escursionista di 25 anni sul monte Penna: l’amico che era insieme a lei ha lanciato l’allarme. L’operazione aerea è stata particolarmente complessa e delicata vista la vicinanza alla parete rocciosa
VILLA MINOZZO (REGGIO EMILIA). Minuti di grande spavento per una ragazza di 25 anni, residente in provincia di Modena, durante una ferrata insieme a un coetaneo sul monte Penna, nell’Appennino reggiano. Caduta nel punto più duro su una cengia a ridosso dello strapiombo, è stata soccorsa con l’elicottero del 118, arrivato da Pavullo: l’operazione aerea, svolta in coordinamento con il Soccorso alpino e speleologico dell’Emilia Romagna, si è rivelata particolarmente complessa e delicata vista la vicinanza alla parete rocciosa.
La caduta
I giovani escursionisti modenesi erano arrivati questa mattina a Case Civago, nel comune di Villa Minozzo, per scalare la ferrata del monte Penna. Lasciata l’auto, i due hanno imboccato il sentiero Cai 605 che porta all’attacco della via attrezzata. Dotati di tutta l’attrezzatura necessaria, hanno iniziato la salita. Si tratta di una ferrata che si divide in due parti: la seconda, quella più impegnativa, si presenta subito verticale con una parete strapiombante che porta ad una piccola cengia, dove riprende ancora a salire con forza. La cordata di alpinisti ha affrontato gli ultimi metri della via per arrivare in cima, ma nel punto più duro, dove bisogna superare una pancia strapiombante, la ragazza è caduta sulla cengetta sottostante procurandosi un doloroso trauma alla gamba che non le ha più consentito di proseguire.
I soccorsi
Erano da poco passate le 13 quando l’amico ha chiamato il 112 per chiede aiuto. La Centrale operativa Emilia Ovest ha inviato l’ambulanza di Villa Minozzo, la squadra in pronta partenza del Soccorso Alpino e Speleologico, Stazione Monte Cusna, l’elicottero 118 di Pavullo dotato di verricello con a bordo un tecnico di Elisoccorso del Cnsas, e i vigili del fuoco. La ragazza infortunata è stata individuata in breve tempo dai tecnici territoriali, che hanno confermato l’intervento dell’elisoccorso. L’alpinista, molto addolorata e provata dall’elevato stress emotivo, è stata raggiunta con il verricello dal tecnico di elisoccorso. Si è trattato di un’operazione aerea particolarmente complessa e delicata: la giovane, anche se assicurata sul cavo d’acciaio, era su una piccola cengia a ridosso di uno strapiombo, inoltre l’elicottero è stato costretto a lavorare molto vicino alla parete. Dopo una prima valutazione, il tecnico di elisoccorso l’ha recuperata, sempre con il verricello, per poi affidarla all’ambulanza intervenuta.
Il consiglio
Non è la prima volta che si verificano incidenti su questa ferrata. Il Soccorso alpino raccomanda «di non sottovalutare le vie ferrate che si trovano sulle nostre montagne: anche se si trovano a quote medio-alte, sono comunque vie attrezzate non banali. Prima di affrontare la scalata è bene documentarsi sulle difficoltà tecniche, la lunghezza della via e sul dislivello. Sul mercato ci sono tantissime guide, bisogna sapere se si è veramente preparati dal punto di vista atletico. In inoltre, cosa importantissima, indossare sempre l’imbraco, il Kit ferrata, casco e scarpe idonee».