Gazzetta di Modena

Modena

Il provvedimento

Abusi sulla paziente, il primario Richeldi patteggia: sospeso dalla professione per 3 mesi

di Stefania Piscitello

	Il primario Luca Richeldi
Il primario Luca Richeldi

Il medico modenese dell’Ospedale Gemelli di Roma dovrà seguire un percorso psicologico per abusanti

2 MINUTI DI LETTURA





MODENA. Undici mesi e dieci giorni, con la sospensione di tre mesi dalla professione medica, l'interdizione per un anno a contrattare con la pubblica amministrazione e quella perpetua dall'effettuare curatela. È la pena concordata con il tribunale da Luca Richeldi, medico modenese, professore ordinario delle malattie dell'apparato respiratorio presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma e direttore dell'Unità operativa complessa di pneumologia dell'ospedale Agostino Gemelli, accusato di violenza sessuale su una paziente.

Il provvedimento

Il professore dovrà seguire un percorso di recupero in una struttura di recupero per abusanti. Al termine del programma di recupero la pena verrà dichiarata sospesa. Il 20 novembre si terrà l'udienza per indicare la struttura. Secondo l’accusa, il professore ha abusato di una paziente nel 2022 durante alcune visite. L’avrebbe presa per le spalle, appoggiandosi su di lei, nonostante il suo tentativo di sottrarsi. Poi l’avrebbe palpeggiata e avrebbe tentato anche di baciarla. Nei mesi scorsi – nella fase delle indagini preliminari – il gip aveva respinto due richieste di patteggiamento: richiesta ripresentata dopo il rinvio a giudizio. E stavolta è arrivato l’ok.
«Fatti di lieve entità»
«Il tribunale, nell'accogliere la richiesta, così come reiterata negli identici termini in cui era stata incomprensibilmente disattesa nella fase dell'udienza preliminare, ha indicato una rosa di strutture tra le quali dovrà essere individuata quella più idonea presso cui svolgere i percorsi di assistenza psicologica». Così in una nota il professor Carlo Bonzano difensore insieme all'avvocato Tatiana Minciarelli del professore. «L'esito, tutto processuale, prescinde dal merito dei fatti, rispetto ai quali il professor Richeldi si è sempre dichiarato e continua a dichiararsi estraneo; fatti che, anche solo stando alla lettera di un'imputazione rimasta senza riscontro, vengono oggi riconosciuti di lieve entità», aggiunge Bonzano .

«Donne, denunciate»
«È un risultato importante perché tre anni fa è iniziato questo percorso che è stato molto difficile dal punto di vista psicologico e umano e oggi siamo arrivati al fatto che il professor Richeldi ha concordato una condanna». Lo afferma la donna parte civile. «Invito tutte le donne che hanno subito violenza a denunciare, perché nel momento in cui si viene credute poi si arriva a una definizione in qualche modo – aggiunge –, come in questo caso di una condanna. Andare avanti e non fermarsi davanti a nessuno». L'avvocato di parte civile che assiste la vittima, Ilenia Guerrieri, ha commentato: «Siamo sicuramente curiose di leggere la sentenza di patteggiamento perché è vero che è un accordo sulla pena, ma è sempre una sentenza a una condanna a 11 mesi, con un percorso obbligatorio e una sospensione della pena subordinata a un percorso per sexual abuser».

© RIPRODUZIONE RISERVATA