Fallito per commesse non pagate: idraulico salvato dal maxi-debito
Il Tribunale ha riconosciuto impegno e onestà al 40enne di Modena: eliminato il 92% dei 188mila euro che doveva all’Agenzia delle Entrate
MODENA. Il Tribunale di Modena ha approvato l’apertura della procedura di liquidazione controllata per Pierluigi, ex artigiano modenese di poco più di 40 anni, in applicazione del Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza (procedure già previste dalla Legge 3/2012). La sentenza consentirà all’uomo di ottenere, al termine del piano, la cancellazione definitiva di oltre 188mila euro di debiti.
La crisi
Pierluigi, che in questa avventura è assistito da Legge3.it, vive a Modena con la moglie e due figli minorenni, uno dei quali con invalidità riconosciuta. Per anni ha gestito una piccola impresa artigiana nel settore idraulico, costruita con impegno e dedizione. Tuttavia, due importanti commesse non saldate, unite alla crisi economica e alla malattia del padre, hanno provocato un rapido deterioramento della situazione finanziaria familiare.
Nel 2016, impossibilitato a far fronte alle spese correnti e agli obblighi fiscali e contributivi, Pierluigi ha dovuto cessare l’attività. Nonostante il fallimento dell’impresa, non ha mai smesso di lavorare: ha trovato un impiego come operaio in una solida azienda della regione e ha continuato a sostenere sia la propria famiglia sia i genitori, in difficoltà economiche. Tuttavia, il peso dei debiti pregressi – complessivamente circa 188mila euro, la maggior parte verso Agenzia delle Entrate e Riscossione – si è rivelato insostenibile, anche a fronte di uno stipendio fisso.
La procedura
Consapevole di non poter rientrare nei debiti senza compromettere il sostentamento dei figli, Pierluigi si è rivolto a Legge3.it, società specializzata nella gestione delle crisi da sovraindebitamento. Dopo un’accurata analisi del caso, è stata individuata la procedura più adatta: la liquidazione controllata, prevista per i soggetti non fallibili. Il Tribunale di Modena ha accolto la proposta, ritenendo la condotta di Pierluigi corretta, documentata e rispettosa dei criteri di legge. Grazie a questa sentenza, l’uomo si impegna a corrispondere per i prossimi 3 anni una quota dello stipendio che eccede dai bisogni della famiglia, alla quale potrà garantire una vita dignitosa. Oltre a questo, metterà a disposizione della procedura le tredicesime e una piccola somma liquida disponibile. Al termine dei tre anni previsti dalla legge potrà ottenere la completa esdebitazione, con una riduzione di circa il 92% del totale.
I commenti
«Questo caso mostra come la legge possa rappresentare uno strumento di tutela per chi, nonostante le difficoltà, ha continuato a lavorare e cercare soluzioni legali e sostenibili – commenta Gianmario Bertollo, fondatore di Legge3.it – Pierluigi ha dimostrato impegno, onestà e senso di responsabilità: la decisione del tribunale riconosce tutto questo». La legge sul sovraindebitamento – introdotta nel 2012 e oggi parte integrante del Codice della Crisi – è pensata per offrire una seconda possibilità a cittadini e piccoli imprenditori che si trovano in difficoltà non imputabili a dolo o mala gestione. Pierluigi oggi può guardare al futuro con maggiore tranquillità. La procedura gli permetterà di garantire una vita dignitosa per sé e la propria famiglia, affrontare le scadenze in modo sostenibile e, al termine, liberarsi definitivamente da un debito che lo aveva bloccato per anni.