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Il caso

Assassinio di Charlie Kirk, scontro Lega-Pd: «I dem rifiutano il minuto di silenzio». Ecco perché

Assassinio di Charlie Kirk, scontro Lega-Pd: «I dem rifiutano il minuto di silenzio». Ecco perché

Le accuse del leghista di Formigine Davide Romani: «Era un gesto semplice, simbolico, che avrebbe testimoniato il rispetto delle istituzioni verso il valore supremo della vita e della libertà di pensiero»

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FORMIGINE. Nei giorni scorsi Davide Romani, consigliere comunale della Lega di Formigine, ho protocollato la richiesta di aprire il prossimo Consiglio Comunale che si terrà il 25 settembre con un minuto di silenzio da dedicare a Charlie Kirk e a tutte le donne e gli uomini che, ancora oggi, perdono la vita per mano di avversari politici. Kirk è l’attivista politico di destra ucciso la settimana scorsa negli Stati Uniti durante una conferenza pubblica con un colpo di arma da fuoco.


«Era un gesto semplice, simbolico – specifica il consigliere leghista Romani –, che avrebbe testimoniato il rispetto delle istituzioni verso il valore supremo della vita e della libertà di pensiero».
Secondo quanto riferito da Romani «la maggioranza guidata dal Partito Democratico, insieme agli altri partiti che la sostengono, ha bocciato la mia proposta motivando che “non è mai stato fatto e non sembra giusto creare un precedente”».

Romani ribadisce che «proprio perché non è mai stato fatto, non significa che non si possa fare: in tutto c’è una prima volta. È assurdo che nel 2025 ci siano ancora vittime di ideologie politiche; la violenza va sempre condannata, senza esitazioni e senza distinzioni».
Il leghista ricorda che «la democrazia è confronto civile: l’avversario politico si combatte con le idee, non con la violenza nello stile dei peggiori totalitarismi. Possiamo divergere, possiamo discutere, possiamo persino “divertire”, ma non sul valore della vita e del confronto civile».

Negli Stati Uniti, di fronte al caso Kirk – che ha colpito direttamente entrambi gli schieramenti – le forze politiche «si sono unite nel condannare il gesto e nel promuovere manifestazioni ed eventi di solidarietà. A Formigine, invece, la sinistra e la sua maggioranza hanno perso un’occasione per dimostrare la stessa maturità democratica».
Come Lega Formigine, conclude Romani, «continueremo a batterci perché le istituzioni siano sempre dalla parte della libertà e del rispetto reciproco, senza mai piegarsi alla logica dell’odio o della convenienza politica».l