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Il caso

Alto Frignano senza medico del 118, il ministro Schillaci: «Faremo delle verifiche»

di Daniele Montanari

	A sinistra Elena Murelli, a destra il ministro Orazio Schillaci
A sinistra Elena Murelli, a destra il ministro Orazio Schillaci

La vicenda raggiunge la ribalta nazionale e finisce al question time in Parlamento grazie alla Lega: «Situazione da monitorare»

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FANANO «Verificheremo con il Ministero l’efficacia e l’efficienza del modello organizzativo del 118 nell’Alto Frignano». È quanto ha annunciato giovedì 25 settembre nel pomeriggio il ministro della Salute Orazio Schillaci al question time in Parlamento in cui, nonostante i pochi minuti a disposizione, si è parlato anche della riorganizzazione 118 che dal 1° luglio ha tolto il medico (Met) sull’ambulanza nell’Alto Frignano.

La senatrice Murelli

È accaduto con l’interrogazione presentata in merito il 6 luglio dalla senatrice della Lega Elena Murelli. È stata discussa giovedì 25 settembre , in diretta su Rai 3. «Parliamo di vite umane e di un servizio, il 118, che deve essere tempestivo, efficiente e vicino ai cittadini – ha detto – invece nelle province di Piacenza e Modena i numeri ci dicono l’opposto». La senatrice, che è di Piacenza, è partita infatti da lì, mostrando preoccupazione per il fatto che lì sia rimasta una sola automedica per una provincia di 290mila abitanti.

Poi il Frignano: «A Modena – ha detto – con la soppressione del medico dell’Emergency Team del Frignano intere comunità montane rimangono scoperte: l’unico presidio è a Pavullo, e copre 700 chilometri quadrati di zone difficili da raggiungere. Tempi che si allungano, e lo sappiamo. In casi gravi quei minuti costano la vita alle persone, e purtroppo è successo così, a una turista deceduta a Fanano. Per questo le chiedo, signor ministro, se è a conoscenza di questa situazione, se intende avviare subito delle verifiche in Emilia Romagna sul rispetto degli standard fissati dal decreto ministeriale 70 del 2015. Vuole chiarire quali devono essere gli equipaggi dei mezzi di soccorso? Perché senza medici a bordo, non si parla di emergenza avanzata».

Il ministro Schillaci

Il ministro Schillaci ha ricordato che «il DM 70 del 2015 definisce i mezzi di soccorso avanzati sul territorio nazionale». Ha poi riferito la risposta che l’assessorato regionale alla Sanità gli ha dato. «Per l’Alto Frignano – ha spiegato – la tutela dei cittadini in situazione di emergenza dal1° luglio è affidata in modo esclusivo al sistema di emergenza territoriale che utilizza in modo sinergico e coordinato tutte le risorse presenti sul territorio. Questo sistema verifica che su ogni intervento vi sia una risposta qualificata dal punto di vista dei tempi e della competenza clinica».

Ha ricordato anche le quattro piazzole di elisoccorso presenti, il ruolo centrale del PS di Pavullo, quello del Cau di Fanano e dei medici di continuità assistenziale. «Comunque – ha concluso – al fine di valutare l’efficacia e l’efficienza del modello organizzativo che è in corso di implementazione, verificheremo con il Ministero tutto quanto è attivo, anche con un sistema di monitoraggio pubblico sugli interventi di emergenza-urgenza nell’Alto Frignano, sull’attività resa nel Cau e nell’ambulatorio di Fanano».

Il commento della Lega

«È sicuramente un gran risultato aver portato il nostro territorio in diretta nazionale – commenta Stefano Marchetti, segretario Lega montagna – ma siamo soddisfatti soprattutto per il fatto che il ministro ha ribadito sul soccorso la centralità del DM 70/2015, secondo cui il mezzo avanzato è solo quello con medico e infermiere, prendendo l’impegno a monitorare la situazione che si è creata nell’Alto Frignano».

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