Crisi del lavoro a Modena: quattromila occupati in meno
La fotografia dell’Istat: le imprese sono stabili, ma calano i lavoratori
MODENA. Circa quattromila occupati in meno nel Modenese. Il dato emerge dall’andamento demografico svolto dalla Provincia sui dati dell’Istat.
Crescono i disoccupati
I dati relativi alle forze di lavoro (Istat) per il 2024 evidenziano circa quattromila occupati in meno rispetto al 2023. Tra la situazione media del 2023 e quella del 2024, il tasso di occupazione (69,3 per cento) decresce di 1,1 punti percentuali, per effetto dell’andamento peggiore del tasso di occupazione femminile rispetto a quello maschile; i tassi di disoccupazione scendono (4,2 per cento) per un miglioramento della componente femminile, in decrescita.
Alla fine del secondo trimestre 2025 (ultimo dato disponibile), il tasso di disoccupazione regionale aumenta rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente ed è pari a 4,5 per cento (era 3,9 al 31 luglio 2024). Viceversa, l’andamento è in lieve calo per il corrispondente tasso di disoccupazione nazionale, che passa dal 6,7 per cento del secondo trimestre 2024 al 6,5 per cento del secondo trimestre 2025.
Lieve ripresa dell’export
A fine giugno 2025 in provincia di Modena risultano attive 63.163 imprese, sostanzialmente stabili rispetto all’anno precedente.
L’economia modenese nel primo trimestre 2025 conferma la battuta di arresto, evidenziando variazioni negative rispetto allo stesso trimestre del 2024 dei livelli della produzione, del fatturato e degli ordinativi, mentre la domanda estera mostra una lieve ripresa.
I dati Istat relativi al valore delle esportazioni provinciali al secondo trimestre del 2025 (pari a circa 4.683 milioni di euro) mostrano una decrescita in relazione allo stesso trimestre del 2024 (-3,6 per cento) e riguardano prevalentemente i settori dell’industria tessile e dell’abbigliamento e di quella meccanica, dell’industria degli autoveicoli e quella dei minerali non metalliferi.
Calano le importazioni
Sono invece in crescita i dati relativi: all’industria delle macchine agricole (+26,8 per cento), e all’industria alimentare (+11,9 per cento).
Nel secondo trimestre 2025, i dati Istat, mostrano un andamento delle importazioni in calo -8,7 per cento rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente (intorno a 1.764 milioni di euro).
L’Europa risulta la meta principale delle merci prodotte dall’industria manifatturiera, in particolare: Germania, Francia e Regno Unito, mentre oltre un terzo dell’export provinciale è complessivamente rivolto all’America e all’Asia.