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La tragedia

Il dolore per la morte di Aimo, motociclista morto in Sardegna: «Buono come il pane»

di Mattia Vernelli

	Aimo Saetti lavorava a Superbike in via Emilia Est
Aimo Saetti lavorava a Superbike in via Emilia Est

Saetti, 62enne modenese, è precipitato con la moto in un burrone lungo la strada Alghero-Bosa. Aveva lavorato in tante discoteche, a partire dal Vox, e dal 2007 era a Superbike in via Emilia Est. Il titolare: «Amava la sua famiglia e si faceva in quattro per me, è stato come un fratello»

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MODENA. Si chiamava Aimo Saetti, modenese di 62 anni, ed è morto precipitando con la moto in una scarpata lungo la litoranea Bosa-Alghero, in Sardegna.

La tragedia

L’incidente è avvenuto intorno alle 13 di venerdì 26 settembre, all’altezza di una curva. A dare l’allarme sono stati alcuni automobilisti che hanno chiamato i soccorsi. La centrale 118 di Cagliari, competente per territorio, ha disposto l’invio dell’elicottero di Areus, che in pochi minuti si è levato in volo dalla base di Alghero e ha raggiunto la costa di Bosa. I medici hanno fatto il possibile per salvare l’uomo, ma il suo cuore ha cessato di battere quasi subito. Saranno i rilievi a stabilire l’esatta dinamica di quanto accaduto. Il corpo è stato trasferito alla camera mortuaria del cimitero di Bosa. La Alghero-Bosa è una delle strade in Sardegna punto di riferimento per tanti amanti della due ruote, conosciuta a livello europeo, ed è considerata molto pericolosa.

Il ricordo

A ricordare Aimo in lacrime è Tomaso Lolli, titolare del concessionario Superbike di via Emilia est, azienda in cui Saetti lavorava: «Aimo era buono come il pane – ricorda – disponibilissimo, si faceva in quattro per me e per l’azienda. Non l’ho mai visto arrabbiato con nessuno. È stato come un fratello: ha sempre messo il massimo impegno, con dedizione e passione. Era una persona che amava la famiglia, legatissimo alla figlia, condivideva con lei tanti momenti. Negli ultimi mesi - spiega Lolli - stava dando anche assistenza a sua madre che sta poco bene. Aveva lavorato per tanti anni nelle discoteche, a partire dal Vox, conosceva tutti qui a Modena, era solare e sempre col sorriso. Posso parlare solo bene di lui». I motori erano la grande passione di Saetti, in sella ha fatto tantissimi viaggi, fino a quello, fatale, di ieri. «Era molto appassionato di moto - continua il titolare - a volte andava anche in pista a fare alcune gare sportive. Gli piaceva tantissimo, aveva un gruppo di 6-7 amici con cui viaggiava un po’ ovunque: in montagna, al mare, attraversava in lungo e in largo l’Italia. È stata proprio questa passione a spingerlo a venire a lavorare qui nel 2007, alla Superbike. Sarebbe tornato lunedì prossimo, ciò che è accaduto è davvero sconvolgente. Gli amici mi hanno chiamato per annunciarmi la notizia. “È in Sardegna, purtroppo ha avuto un tragico incidente. Aimo non c’è più”, mi hanno detto al telefono. Faccio fatica a realizzare quelle parole. E tuttora non mi sembra vero. Ciao Aimo, sei stato come un fratello per me», conclude Lolli. Aimo lascia due figli.