Modena accoglie Francesca Albanese: il suo libro sulla Palestina a Dig
La relatrice speciale delle Nazioni Unite, al centro di un caso diplomatico, sarà ospite alle 18.30 del Festival internazionale di giornalismo investigativo per presentare “Quando il mondo dorme”
MODENA. È relatrice speciale delle Nazioni Unite sui diritti umani nei Territori palestinesi occupati, avvocatessa, esperta di diritto internazionale, autrice di saggi e studi sul conflitto israelo-palestinese. È stata docente e consulente per diverse istituzioni accademiche e giuridiche internazionali. Parliamo di Francesca Albanese, dal 2022 incaricata dall’Onu di monitorare la situazione in Palestina, e che oggi sarà a Modena, ospite del Dig Festival, per presentare il suo libro “Quando il mondo dorme”, in cui combina analisi politica, diritto internazionale e testimonianza diretta sulla realtà della Palestina contemporanea. L’appuntamento sarà alle 18.30, nella sede dell’associazione Dig, in via Santa Chiara 14.
Francesca Albanese e il caso diplomatico
Avrete sicuramente sentito parlare di lei o, quanto meno, letto il suo nome nei titoli dei giornali negli ultimi mesi. Perché Albanese è finita al centro di un caso diplomatico senza precedenti. A luglio, il Dipartimento del Tesoro statunitense l’ha inserita nella lista delle persone sanzionate. La decisione, arrivata a ridosso dell’Assemblea generale Onu, ha seguito la pubblicazione di un suo rapporto in cui denunciava 48 multinazionali – tra cui Amazon e Microsoft – per il loro ruolo nel sostenere l’occupazione israeliana e la guerra a Gaza. Washington ha interpretato il documento come un attacco diretto al proprio sistema economico-industriale, e ha deciso di difendersi. Le sanzioni personali applicate, però, equivalgono a un vero e proprio affronto individuale: conti correnti congelati, carte di credito bloccate, trasferimenti internazionali impossibili. Pur godendo delle immunità previste dalla Convenzione Onu del 1946, Albanese rischia di vedere compromessa la sua vita quotidiana. È un caso, questo, che apre interrogativi sulla capacità degli Stati Uniti di proiettare la propria forza economico-finanziaria oltre i confini nazionali, e sulla tenuta delle garanzie internazionali per chi ricopre incarichi diplomatici. È incubo, che lei sta vivendo sulla sua pelle.
Gli appuntamenti della giornata
La sua presenza oggi a Modena si inserisce in una giornata di grandi nomi e appuntamenti del Dig Festival. In mattinata, alle 12 al Teatro del Collegio San Carlo, è in programma il talk “Una solitudine troppo silenziosa. La violenza del potere contro il giornalismo investigativo” con Anabel Hernández, Edwy Plenel e Alberto Nerazzini. Nel pomeriggio, alle 15.30 nello stesso teatro, si terrà l’incontro “Dall’economia dell’occupazione all’economia del genocidio” con Francesca Albanese, Louis Theroux, Duccio Facchini e Alberto Nerazzini. Sempre nel pomeriggio, alle 16 nella Sala Demontis del Collegio San Carlo, il panel “Ogni giornalista è (in fondo) un giornalista undercover” con Luigi Scarano, Sacha Biazzo, James Kleinfeld, Ulla Sätereie e Valentina proverà a discutere limiti ed etica del giornalismo sotto copertura. La giornata culminerà alle 21 nella Chiesa di San Carlo con la cerimonia di premiazione dei Dig Awards 2025, condotta da Valerio Bassan e Philip Di Salvo alla presenza della giuria internazionale presieduta dalla giuria internazionale di Dig.
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