Polizia locale, via all’uso del BolaWrap: ecco cos’è e a cosa serve
Sembra un taser, ma in realtà si tratta di un laccio in kevlar che, una volta “sparato” contro una persona, si arrotolano alle gambe e la immobilizza. Il Comune ha acquistato i dispositivi nel 2023 per circa 10mila euro: «Una decina di agenti è stata formata per utilizzarli»
MODENA. Si chiama BolaWrap, all’apparenza sembra un taser, la pistola a scarica elettrica, ma in realtà si tratta di un laccio in kevlar che, una volta “sparato” contro una persona, si arrotola alle gambe e la immobilizza. È questo il nuovo dispositivo di sicurezza a disposizione della polizia locale di Modena, utile per immobilizzare persone moleste in situazioni di pericolo. O meglio: i dispositivi sono stati acquistati già nel 2023 per una cifra totale intorno ai 10mila euro, ma è solo oggi, a distanza di due anni, che gli agenti hanno iniziato ad utilizzarli.
Il comandante Alberto Sola
«Nell’ambito della mappatura della strumentazione in dotazione alla polizia locale, annunciata dal comandante Alberto Sola in sede d’insediamento, sono state messe in uso le BolaWrap, che non erano ancora entrate in servizio – fa sapere l’amministrazione comunale in una nota –. È stata completata in questo periodo la formazione per circa una decina di agenti che ora quindi durante il servizio si doteranno di questo ulteriore strumento, di cui verrà monitorato l’andamento per ulteriori valutazioni».
Cos’è e come funziona
Spiegare come funziona il BolaWrap a parole non è semplice. In breve, la corda, lunga due metri e mezzo, viene azionata dall’agente e in modo automatico va a legare alle gambe la persona contro cui è stato azionato, che di conseguenza non potrà più muoversi. Scendendo nel dettaglio, ci rifacciamo a quanto scrive sul proprio sito l’azienda Defconservices, l’impresa a cui si è rivolta la polizia locale di Modena oltre due anni fa per l’acquisto. «Il BolaWrap è un congegno che è stato progettato e realizzato specificamente per colmare un vuoto nell’attività di “policing”, in cui gli agenti intervenuti cercano di impedire, in modo non violento, che una persona che non rispetta i comandi verbali – spesso con problemi di salute mentale o sotto effetti di stupefacenti o alcool – danneggi se stessa e/o gli altri» spiega la ditta, che specifica più volte come si tratti di un «dispositivo di contenimento “da remoto” non letale consistente in un laccio di Kevlar lungo 2.5 metri con alle estremità due ancorette con 4 uncini, che viene proiettato verso le gambe o il tronco del soggetto con l’effetto di arrotolarvisi e, di fatto, ottenere una legatura efficace, che ne impedisce qualsiasi ulteriore movimento. Un laser verde a micro punti e due led a luce bianca guidano la mira. Il laccio viene lanciato grazie a due micro-cariche pirotecniche, che garantiscono la proiezione del “bola” alla velocità di circa 160 metri al secondo, a una distanza utile che varia tra i 3 e gli 8 metri».
Defconservice specifica che «BolaWrap si trova alla base della scala “Force Continuum”, il che significa che ha un utilizzo potenzialmente molto più ampio di altri strumenti di gestione di soggetti non collaborativi e ovviamente, di una un’arma da fuoco o strumento Less Lethal. Ne consegue la maggior possibilità di attuare un corso d’azione che porti alla regressione del confronto, oppure alla cessazione dell’azione aggressiva o della resistenza».
