Lascia il posto da prof delle superiori per portare avanti la bottega di famiglia
La 42enne Elisa Borsari ha ereditato il negozio Alimentari Morselli in via Matteotti a Soliera: «Dopo 18 anni da insegnante al Corni ho deciso di rilevare l’attività dei miei genitori. E-commerce? No, stiamo solo ora pensando a una pagina Facebook»
SOLIERA. In via Matteotti a Soliera esiste dal 1969 uno storico negozio di generi alimentari vari, con prodotti freschi e non, e tanta frutta e verdura: il suo nome è Alimentari Morselli. Un’attività che si trova in pratica nel cuore della cittadina e dove sono disponibili anche prodotti per la cura della persona e per la pulizia della casa. Da qualche anno la titolarità del negozio è passata dai genitori Luisa e Stalino (che tutti chiamano Giuseppe), che l’avevano aperto oltre mezzo secolo fa, a Elisa Borsari, la figlia. Già nel dopoguerra però il nonno dell’attuale titolare aveva aperto una rivendita di generi alimentari a Camposanto, quando soldi ne giravano pochi e tenere aperto un negozio era certo una sfida forse ancora più grande di quelle che si trovano ad affrontare gli esercenti di oggi.
La storia di Elisa, che era prof
«Un passaggio di testimone avvenuto circa quattro anni fa, quando ho deciso di lasciare l’insegnamento all’istituto Corni dopo 18 anni e rilevare l’attività dei miei – spiega Elisa, 42 anni –. In negozio non sono sola, mi aiuta mio marito Antonio ma mamma e papà comunque non li ho lasciati andare in pensione perché sono ancora nostri collaboratori, a ottant’anni suonati». Il negozio di Elisa è aperto solo il mattino fino all’ora di pranzo e dal lunedì al sabato compreso. «Il pomeriggio bisogna pensare a rifornire gli scaffali e poi abbiamo due figlie da seguire. E-commerce? No, stiamo pensando solo ora di aprire una pagina Facebook...». Neoassociato a Lapam, questo negozio di vicinato, come altre attività di commercio al dettaglio, anche in una realtà come quella solierese sul cui territorio comunale esistono grandi strutture distributive, deve affrontare tanta concorrenza. «Cerchiamo di vincerla garantendo alta qualità dei prodotti, servizio e rapporto umano, cose che non si trovano sempre – conclude Elisa Borsari – nei supermercati».
Il centro storico di Soliera
Dopo la pandemia da Covid-19, per venire incontro all’esigenza di spazi condivisi e considerando che il centro storico è il luogo identitario delle nostre comunità, a Soliera il cuore della città è stato riqualificato con ingenti investimenti non solo dell’amministrazione comunale: perché il centro possa restare un corpo vivo, capace di evolvere al passo coi tempi. Un intervento che però ha comportato anche disagi per le attività economiche e a nuove aperture hanno fatto seguito anche diverse chiusure. Al 30 giugno 2024, fonte Lapam, si contavano 1.419 imprese attive operanti nel comune di Soliera, di cui 486 artigiane, pari a più di una su tre (precisamente il 34,2%).
Lo stato di salute dell’artigianato
Il peso dell’artigianato risulta quindi qui superiore rispetto al 30,6% della media provinciale, a evidenziare l’importanza che ha il comparto artigiano per il tessuto economico locale. Anche qui però il calo è stato visibile, come in altre zone del modenese: nel periodo dal secondo trimestre 2015 al secondo trimestre del 2024 a Soliera si è arrivati infatti a contare 121 imprese in meno, una diminuzione del 7,9%. Delle 1.419 imprese esistenti a Soliera, il 21,1% sono imprese gestite in prevalenza da donne, mentre le aziende gestite a maggioranza da stranieri sono l’11,6% delle attività. Analizzando il territorio per macrosettori, si nota poi una maggior concentrazione di attività nei Servizi alle imprese (20,9%), nella Manifattura (19%) e nell’Agricoltura (18,5%).