Il sit in pro Palestina diventa un corteo: in 500 verso il parco Ferrari bloccano la via Emilia
La manifestazione si è diretta verso ovest dal centro cittadino: disagi per gli automobilisti in transito quando i manifestanti si sono fermati all’altezza del semaforo tra viale Italia e via Carlo Zucchi
MODENA. «L’8 ottobre tutti in piazza» è l’appello rilanciato sui canali social di Freedom Flotilla Coalition, Giovani Palestinesi Italia, Movimento Studenti Palestinesi in Italia e Unione Democratica Arabo-Palestinese e Modena, come molte altre città italiane, ha risposto all’appello nazionale scendendo in piazza.
Il corteo
Più di trecento manifestanti (c’è chi dice 500) si sono ritrovati intorno alle 18 in piazza Matteotti e, dopo alcuni interventi degli attivisti, si sono diretti in corteo in via Emilia Ovest fino al parco Ferrari facendo lunghe e numerose pause, bloccando, a tratti, il traffico nel tratto di via Emilia Ovest che dal centro arriva al Parco Ferrari per oltre un’ora. In particolare per circa un quarto d’ora è stata bloccato l’incrocio tra la via Emilia Ovest con viale Italia e via Carlo Zucchi, provocando code e suscitando qualche protesta degli automobilisti. Code e proteste di automobilisti si sono verificate anche nella parallela via Paolo Ruffini.
Gli organizzatori
«L’obiettivo della protesta di questa sera è sempre lo stesso che ci lega tutti in Italia – riferiscono gli organizzatori, supportati da molti comuni cittadini – dire no al genocidio in Palestina e offrire la nostra solidarietà alle navi della seconda spedizione della Global Sumud Flottiglia che nella notte tra martedì e mercoledì sono state nuovamente bloccate dall’esercito israeliano con l’arresto di tutti gli attivisti». In corteo tutti i movimenti pro-Pal della città, compresi i “Sanitari per Gaza Modena” che hanno manifestato in particolare a sostegno dei colleghi sulla “Consience” della Freedom Flottilla. «Siamo in corteo come Mpp (Movimento per la Palestina libera) al fianco degli altri movimenti di solidarietà alla Palestina – hanno aggiunto altri attivisti – contro l’ulteriore attacco israeliano alla Flottilla e contro la prosecuzione del genocidio contro il popolo di Gaza». «Mentre si discute di cessate il fuoco e scambio di prigionieri – puntualizzano – Israele continua a bombardare ogni giorno i civili. Ed è nostro dovere continuare a stare in piazza fino a che questa carneficina durerà».
La protesta
A guidare il corteo c’era Stefano Rebecchi, del presidio permanente contro l’accordo Italia-Israele che al grido della parola “Intifada” (la rivolta, iniziata alla fine del 1987, degli arabi palestinesi all’interno dello Stato d’Israele e nei territori da questo occupati) ha condotto il corteo fino al parco Ferrari. Nei discorsi degli attivisti non sono mancate parole di dissenso contro il comportamento del Governo guidato da Giorgia Meloni accusato di continuare a favorire il commercio di armi con Israele, ma soprattutto tanti sono state le parole di sostegno ai portuali dei principali porti italiani e, ovviamente, agli equipaggi della Flottiglia «trattati come terroristi», hanno urlato. Gli attivisti hanno anche rivolto un appello al Comune di Modena affinché non si serva più di aziende che hanno partecipazioni israeliane. La manifestazione si è conclusa intorno alle 20.30 all’interno di parco Ferrari, senza particolari disagi di ordine pubblico, ad eccezione della viabilità. Il tutto sotto gli occhi di Digos e Polizia locale.
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