Muore tre mesi dopo l’incidente in moto: addio al 43enne Davide Malavasi
Il centauro era rimasto coinvolto in uno schianto sull’autostrada del Brennero . Gli amici: «Una persona speciale»
CARPI. Carpi si è svegliata ieri avvolta dal dolore per la scomparsa di Davide “Dax” Malavasi, 43 anni, conosciuto e amato da tantissimi nella comunità cittadina. La notizia della sua morte, giunta nella mattinata di ieri, ha rapidamente fatto il giro dei social e delle chat, lasciando sgomento chiunque lo conoscesse: amici, colleghi, compagni della squadra di freccette e semplici conoscenti che in queste ore lo ricordano con parole di profondo affetto. Davide, per tutti semplicemente Dax, si è spento dopo quasi tre mesi di lotta, in seguito a un grave incidente stradale avvenuto il 10 luglio scorso, mentre era in sella alla sua moto sull’autostrada del Brennero all’altezza di Trento.
Cosa era successo
Da quel giorno era ricoverato in condizioni critiche e, nonostante la speranza e la forza con cui ha combattuto, nella notte del 7 ottobre il suo cuore ha smesso di battere. La sua scomparsa lascia un grande vuoto non solo tra i suoi cari – la moglie Anna e la famiglia – ma anche nella grande famiglia della ASD Nuova Modena Darts, società sportiva di cui Dax era parte integrante e autentico simbolo. Sempre sorridente, generoso e disponibile, Davide era considerato da tutti un amico prima ancora che un compagno di squadra.
Il ricordo
A ricordarlo è il presidente Mattia Calzolari, che parla a nome del direttivo e di tutti i tesserati: «Dax era speciale, sempre con il sorriso, sempre pronta ad aiutare. Un amico vero, dentro e fuori la pedana. La sua energia, la sua ironia e il suo entusiasmo mancheranno a tutti. Ci uniamo con affetto alla moglie Anna, ai suoi familiari e a chiunque gli abbia voluto bene. Ora, in pedana, non saremo soli: avremo accanto Dax. Ciao Dax, ci mancherai amico. Da oggi, ogni freccia lanciata sarà anche per te». Sui social si moltiplicano i messaggi di cordoglio e i ricordi di chi ha condiviso con lui momenti di sport e di vita quotidiana. Le foto che lo ritraggono sorridente, con la maglia della squadra o tra amici, raccontano di un uomo genuino, allegro, capace di unire le persone con la sua presenza. Carpi perde un ragazzo buono e generoso, che ha saputo lasciare un segno profondo in chi ha avuto la fortuna di conoscerlo. Ma per i suoi amici e compagni, il suo spirito resterà vivo: ogni volta che una freccia centrerà il bersaglio, ci sarà anche lui, a sorridere da lassù.
