Superbonus, tutti i numeri: 11,6 miliardi di detrazioni in Emilia Romagna. Ecco la spesa per ogni regione
E’ il 9.5% del totale nazionale, pari a 122 miliardi di euro. Gli edifici interessati sono stati in Emilia Romagna 44.843, su 500.653 del totale nazionale
MODENA. Un investimento complessivo di 11 miliardi e 627 milioni di euro ammessi a detrazione, il 9.5% del totale nazionale, che assomma a circa 122 miliardi di euro. Sembrano i numeri di un successo quelli riferiti al numero degli emiliano-romagnoli che hanno approfittato del Superbonus 110%, la maxi detrazione d’imposta sulle spese sostenute per interventi di efficientamento energetico e riduzione del rischio sismico delle abitazioni fra il 1° luglio 2020 e il 31 dicembre 2021. Una misura prevista dal cosiddetto Decreto Rilancio voluto dal Governo Conte per sostenere la ripresa dell’economia nel bel mezzo della pandemia da Covid-19.
I numeri
Gli ultimi dati pubblicati da Enea, aggiornati al 31 agosto scorso e che danno conto dell’utilizzo di questa agevolazione regione per regione, per quanto riguarda l’Emilia-Romagna la vedono al secondo posto nella classifica del totale degli investimenti posti a detrazione, dietro all’irraggiungibile Lombardia. Gli edifici interessati sono stati in Emilia Romagna 44.843, su 500.653 del totale nazionale. Nelle graduatorie degli investimenti per le differenti tipologie di immobili ristrutturate con il Superbonus, la nostra regione è però nelle posizioni di rincalzo. Emblematico il caso dei condomini, ma anche delle unità familiari, ossia gli immobili di proprietà esclusiva di una famiglia come villette e abitazioni terra-tetti. In entrambi i casi l’Emilia-Romagna è infatti sotto la media nazionale per importo medio degli investimenti.
Condomini
Nello specifico, per i condomini (14.868 le documentazioni depositate e ammesse a detrazione, per 8.4 miliardi di euro) il valore medio regionale è di 585.602 euro, 8mila in meno rispetto alla media nazionale (593mila euro) . Il valore dei lavori realizzati grazie al Superbonus nei condominii vale però quasi i tre quarti del totale degli investimenti, per l’esattezza il 73.9%.
Unità familiari
Discorso simile per quanto riguarda le unità familiari (18.969) . Anche se in questo il “range” è più limitato dato che la differenza fra la prima regione d’Italia (la Campania con 125mila euro) e l’ultima (il Friuli Venezia Giulia con 109mila) è di soli 16mila euro e la media nazionale si ferma a 117mila euro. Non cambia, però, la posizione dell’Emilia che con 113.550 euro per investimento (poco più di 2 miliardi di euro in totale) risulta anche in questo caso sotto media. E non va meglio per le cosiddette “unità immobiliari funzionalmente indipendenti”, in tutto poco sopra le 11mila, e poco sotto il miliardo di euro di documentazioni consegnate tra Piacenza e Rimini e ammesse a detrazione. Si tratta delle case che possono essere anche porzioni di altri edifici ma che hanno approvvigionamento idrico e impianti per gas, energia elettrica e climatizzazione invernale autonomi e di proprietà.
Investimento medio
L’investimento in Emilia-Romagna vale 93.000 euro in media, comprese le somme non ammesse a detrazione, mentre il dato nazionale è di circa 5.200 euro in più. A fine agosto sempre secondo i dati ENEA erano stati chiusi cantieri del Superbonus in Emilia-Romagna per un valore pari al 98% degli investimenti ammessi a detrazione contro il 96, 2% del dato italiano, e quasi il 99% se si considerano gli edifici unifamiliari o funzionalmente indipendenti. Una curiosità infine: in base ai dati ENEA non risulta che in Emilia-Romagna castelli o palazzi aperti al pubblico abbiano usufruito del Superbonus (si tratta della famigerata categoria catastale A/9 che tanto ha fatto discutere) . A livello nazionale questi sono però stati cinque, per un milione di euro di detrazioni (fonte Il Sole 24 Ore) . Va detto che questa agevolazione ormai è ai titoli di coda: nel 2025 sono partiti infatti poco meno di 3 miliardi di euro di investimenti su un totale di quelli ammessi a detrazione di 124. Resta ancora una quota di lavori aperti, eredità anche dell’anno passato, che ancora deve arrivare a conclusione, per circa 4, 6 miliardi. A questo proposito, bisogna ricordare che quest’anno è solo possibile completare interventi per i quali, al 15 ottobre scorso, era stato già presentato un titolo edilizio. L’agevolazione disponibile, fino al 31 dicembre, è del 65 per cento.
