Accoltellò l’ex in strada, la perizia: «Era in grado di intendere e di volere»
La donna, una 45enne, fu brutalmente aggredita a Guastalla e venne salvata da un camionista di passaggio: il 41enne di Gaggio scappò e fu bloccato sulla Nuova Estense a Torre Maina, ora andrà a processo
CASTELFRANCO. Il 41enne di Gaggio, frazione di Castelfranco, che il 4 dicembre 2024 aveva accoltellato l’ex compagna a Guastalla, nel Reggiano, è stato dichiarato, a seguito di perizia psichiatrica, in grado di intendere e di volere. Andrà dunque a processo: dovrà rispondere di tentato omicidio con le aggravanti dei futili motivi, della minorata difesa della donna, del legame affettivo, della detenzione di armi fuori casa, e di resistenza a pubblico ufficiale.
L’aggressione
La vittima, una donna di 45 anni, il giorno della brutale aggressione, aveva accettato l’invito del 41enne, con cui aveva avuto una storia, ad accompagnarlo a fare acquisti. Da qui il viaggio, iniziato a San Matteo delle Chiaviche, nella Bassa mantovana, dove lei risiede. In macchina è scoppiato un litigio, al culmine del quale, ancora in auto, lui l’aveva colpita al collo con un coltello. Nonostante le ferite subite, la donna era riuscita a scendere dalla macchina, sanguinante. Ma il 41enne aveva continuato a colpire la ragazza, brandendo il coltello ancora insanguinato. Tutto questo sotto gli occhi di diversi testimoni, che hanno filmato la scena. Fino all’intervento di un camionista 22enne veronese di origine bosniaca, Alen Halilovic, che coraggiosamente l’ha strappata alla furia del suo ex: per questo suo gesto aveva ricevuto anche le chiavi della città dal sindaco di Castelfranco, Giovanni Gargano. L’aggressore in fuga era stato arrestato poche ore dopo sulla Nuova Estense, a Torre Maina, frazione di Maranello.
La perizia
Il giudice aveva disposto per lui la custodia cautelare in carcere in attesa delle indagini preliminari e della perizia psichiatrica per accertare le condizioni dell’aggressore, giudicato infine in grado di intendere e di volere. La difesa ha 20 giorni per chiedere l’interrogatorio dell’indagato, e successivamente il pm potrà chiedere il rinvio al giudizio, ovvero l’avvio del processo del 41enne.
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