Esplosione mortale in carrozzeria: si va verso il risarcimento alle vittime
Un operaio, il 57enne Antonio Franzò, morì fra le fiamme divampate all’interno della Carrozzeria San Lazzaro di Modena il 23 agosto 2023, altri colleghi rimasero feriti: indagato il rappresentante legale
MODENA. Un’esplosione terribile, con un boato che aveva squarciato il silenzio di un intero quartiere. Era il 23 agosto del 2023: quando alla Carrozzeria San Lazzaro di Modena era scoppiato l’inferno: ad avere la peggio fu Antonio Franzò, 57 anni, a pochi passi dalla pensione; altri operai rimasero feriti, in particolare un suo collega 62enne. Per quella vicenda, ora, si va verso il risarcimento. Indagato, con le accuse di omicidio colposo pluriaggravato e lesioni gravissime, il rappresentante legale dell’azienda.
L’udienza in tribunale
Ieri mattina – 13 ottobre – in tribunale a Modena si è tenuta un’udienza che è stata rinviata: la carrozzeria ha attivato l’assicurazione e, al momento, si sta lavorando sulla quantificazione del danno per il risarcimento. È stato quindi disposto un rinvio a marzo proprio per completare le procedure risarcitorie; poi si vedrà se il rappresentante legale deciderà di patteggiare.
Cosa era successo
Il gravissimo infortunio sul lavoro si era verificato poco prima delle 10. Un’esplosione violentissima partita, si scoprirà poi, dal forno utilizzato per la verniciatura. Le fiamme si erano propagate all’interno dell’officina e diversi operai erano rimasti intossicati. Ma non solo. Purtroppo le condizioni del 57enne erano apparse fin da subito molto gravi ed era stato trasportato in elicottero al Centro Grandi Ustionati dell’ospedale Maggiore di Parma: purtroppo però qualche ora dopo era stato dichiarato morto. Con lui era rimasto gravemente ustionato un collega 62enne – assistito nel procedimento dall’avvocato Marco Pellegrini – anch’egli portato in ospedale. Una tragedia per la quale erano state avviate subito le indagini e, anche come atto dovuto, indagato è finito il rappresentante legale della ditta.
Le perizie effettuate
Sono state effettuate plurime perizie ad opera sia dei vigili del fuoco che dei consulenti di parte. Da queste relazioni è stato ricostruito che nel momento in cui è avvenuta l’esplosione il 57enne poi morto stava pulendo il forno. Una sorta di cabina. Era il primo giorno di riapertura dopo le ferie, e dunque era impegnato appunto nelle operazioni di pulizia in vista della partenza a pieno regime delle attività. Stava utilizzando una lavapavimenti: un’ipotesi è che all’interno di questa lavapavimenti sia stato utilizzato un prodotto contenente solventi industriali, che sono fortemente volatili (cioè evaporano molto facilmente). Si sarebbe quindi creata una compressione di gas che, poi, ha portato all’esplosione della cabina di verniciatura.
Prossima udienza a marzo 2026
Dopo tutte queste perizie è stato indagato il rappresentante legale – per omicidio colposo e lesioni gravissime – ma ora si va appunto verso la fine di questa vicenda. A marzo 2026 verranno chiariti gli aspetti relativi al risarcimento e anche all’eventuale risarcimento dell’indagato. Quel che resta è una vita spezzata, quella di Franzò, un uomo che aveva anche sconfitto la leucemia e che di lì a poco sarebbe andato in pensione, avendo così la possibilità di trascorrere più tempo insieme alla sua famiglia.
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