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Il caso

Furto sacrilego in pieno giorno in chiesa a Sassuolo: rubata la statua di Santa Filomena

di Alfonso Scibona

	Il punto in cui si trovava la statua di Santa Filomena
Il punto in cui si trovava la statua di Santa Filomena

È accaduto nella cappella delle Carandine, attigua alla chiesa di San Giorgio, dove è sepolto il servo di Dio don Alfonso Ugolini: «Gesto oltraggioso, siamo increduli»

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SASSUOLO. Amara sorpresa l’altra mattina per una delle suore collaboratrici della parrocchia di San Giorgio a Sassuolo: da sotto l’altare della cappella delle Carandine, attigua alla chiesa di San Giorgio, era stata trafugata la statua di Santa Filomena.

Il furto in chiesa

La donna ha subito lanciato l’allarme ai vertici della parrocchia, riscontrando reazioni incredule davanti a un episodio del genere, che oltre a muovere indignazione provoca anche una certa rabbia. Chi può trarre realmente utilità dal furto? Un furto, tra l’altro, senza alcun scopo di lucro, visto il valore esiguo di una statua realizzata, tra l’altro, in ceramica.

La rabbia dei fedeli

Resta l’atto immotivato e che ha destato tanta amarezza nella gente che frequenta la cappella, dove è sepolto anche il Servo di Dio, don Alfonso Ugolini. Uno sfregio ai fedeli e a un luogo sacro, calpestato in questo modo per motivazioni inconcepibili. «Sono solita fare un passaggio tutte le mattine in questa cappella – ha detto una sassolese che ha saputo dei misfatto – perché devota a don Ugolini. Ho avuto modo di vedere la nicchia di Santa Filomena vuota ma pensavo ad una rimozione per motivi di pulizia. Certo che rubare la santa in pieno giorno è davvero oltraggioso». Di notte, infatti, così come la vicina chiesa di San Giorgio, tutto viene chiuso. Adesso si attende una sorta di “pentimento” del ladro che, al 99%, non riuscirebbe a trovare un mercato dove realizzare denaro dalla vendita di quanto rubato.

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