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Biblioteca del Gufo, chiude il Magazzino: «Purtroppo tutte le cose belle hanno una fine, ma le casette restano»

di Maria Vittoria Scaglioni

	Il Magazzino della Libreria del Gufo ed Elena Barbieri
Il Magazzino della Libreria del Gufo ed Elena Barbieri

Elena Barbieri lo aveva aperto nel 2016, tre anni dopo aver portato a Formigine le casette di legno come little free library: «Con le nostre iniziative solidali abbiamo sostenuto diversi progetti per la comunità, ma l’interesse ora è calato e pochi libri vengono presi»

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FORMIGINE. Dopo nove anni di attività chiude il Magazzino della Biblioteca del Gufo di Formigine. Tutto era cominciato da una casetta di legno e un’idea di condivisione; nel tempo, il progetto di Elena Barbieri ha raccolto fondi per numerose cause e ha fatto circolare migliaia di storie tra le mani delle persone. Sabato pomeriggio dalle 16 alle 19 continua la svendita di libri a un euro.

L’idea di Elena Barbieri

«Nel 2013, all’incirca quando mio figlio si è ammalato di leucemia, ho deciso di provare a realizzare un’idea che avevo in testa da tempo, ossia portare le little free library – casette di legno nate negli Stati Uniti, piccole biblioteche di quartiere per lo scambio di libri gratuito – a Formigine». Elena Barbieri racconta così la nascita della Biblioteca: «Molti mi sconsigliavano di provarci perché non credevano nel progetto, ma noi abbiamo costruito da zero la prima casetta in legno per il crossing proprio davanti a casa nostra e poi abbiamo atteso che la gente portasse i propri libri. Inaspettatamente ne sono arrivati tantissimi e con i mercatini a offerta libera siamo riusciti a raccogliere fondi per varie associazioni, poi nel 2016 abbiamo creato la nostra, con sede nel Magazzino del Gufo». Dal garage della famiglia al Magazzino, i libri hanno proseguito il loro viaggio e ancora oggi sono migliaia i volumi che cercano casa.

Le iniziative solidali

Il progetto iniziale di Elena si è ampliato, e ormai si contano più di venti casette di scambio. «Nel corso degli anni il Magazzino ha raccolto molti libri, i quali venivano venduti a prezzi da usato, anche se erano selezionati con cura. Con la nostra associazione non a scopo di lucro abbiamo così investito in diversi progetti per la comunità, come la donazione dell’altalena per bambini in sedia a rotelle al comune di Formigine, di un’ambulanza al 118, di un ecografo al reparto di oncoematologia pediatrica e di attrezzature all’Avap. A questo sono servite anche altre iniziative che abbiamo organizzato in Magazzino, come i corsi di cucina, le cene con delitto e le presentazioni dei libri. Ora stiamo svendendo quelli rimasti a un euro». Il ricavato delle vendite di quest’anno verrà donato a due associazioni: Bloved, di Formigine, che offre consulenza, supporto e aiuto alle persone con disabilità e ai loro familiari; Pan Onlus, di Castelfranco, che promuove l’inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati e persone con handicap, offrendo inoltre attività di housing sociale e di formazione al lavoro. «I soldi verranno divisi tra queste due associazioni, che conosciamo bene e che riteniamo facciano cose importanti. Dopo nove anni chiudiamo il Magazzino e l’associazione perché ci vengono portati molti libri, ma ne vengono presi in cambio pochissimi, oltre al fatto che l’interesse per le iniziative culturali che proponiamo è diminuito. Abbiamo preso questa decisione pur provando grande dispiacere».

Le casette rimangono

La fine del Gufo è il sintomo di una società che legge sempre meno e che ha deciso di incamminarsi con indifferenza sulla strada di un progressivo impoverimento culturale. «È molto triste, anche per il significato che aveva il nostro progetto sin dalla sua nascita, ma almeno lo scambio di libri può continuare, perché le casette rimarranno – conclude –. In nove anni abbiamo raggiunto risultati meravigliosi, la gente che ci ha supportato lo ha fatto con tanto calore, ma purtroppo tutte le cose belle hanno una fine».

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