Sul set della serie tv sulla famiglia Panini: così Modena torna negli anni ’40
Il set da Rua Muro si sposterà in piazza Grande e Belle Arti: i curiosi si affacciano alle transenne, gli studenti scattano le foto, mentre operatori con la scritta “Netflix” sulla giacca dirigono i lavori
MODENA. Ciak, azione. Rua Muro è improvvisamente trafficata da auto d’epoca, uomini con abiti degli anni ’40 passeggiano e in lontananza si sentono boati, sono i bombardamenti della guerra. «È il film, quello su Panini», dice qualcuno: i curiosi si affacciano alle transenne, gli studenti scattano le foto, mentre operatori con la scritta “Netflix” sulla giacca dirigono i lavori.
La serie tv
Non proprio un film, bensì una serie tv: saranno sei puntate sulla storia della famiglia Panini che andranno in onda in Rai la prossima primavera. La serie in corso di registrazione è un ritratto della famiglia che ha fondato l’impero delle figurine, portando un pezzo di Modena nelle case di tutti gli italiani. Ieri, ad esempio, sul set è stato inscenato il trasloco dei Panini, negli anni ’40, dall’abitazione di Maranello a Modena, quattro anni prima dell’acquisizione del chiosco nel corso Duomo, il primo atto dell’avventura imprenditoriale che porterà, nel 1954, al lancio della prima collezione Calciatori Panini.
Dopo Rua Muro, il set passerà il 22 ottobre in piazza Grande e poi in via Belle Arti, fino al 4 novembre. Successivamente, le scene saranno girate a Roma, per un totale di 15 settimane di registrazioni, le ultime a gennaio. A febbraio ci sarà il montaggio, e pochi mesi dopo sarà trasmesso in Rai.
I dettagli
La serie televisiva è diretta da Letizia Lamartire, Serena Rossi è la protagonista, ed è prodotta da Indigo Film in collaborazione con Rai Fiction e Netflix, con il sostegno di Banca Popolare Sanfelice 1983, con il supporto di Emilia-Romagna Film Commission e di Comune di Modena, Camera di Commercio, Fondazione Cassa di Risparmio. Accanto a Serena Rossi, a vestire i panni dei fratelli e le sorelle Panini saranno Simone Liberati, Federico Cesari, Benedetta Cimatti, Luca Di Sessa, Samuele Teneggi, Irene Girotti, Beatrice Lotti, Cosima Centurioni, mentre il ruolo del padre Antonio Panini sarà interpretato da Edoardo Pesce.
I protagonisti
La serie, scritta da Sofia Assirelli, Valentina Gaddi, Sebastiano Melloni e Monica Zapelli e liberamente tratta dal libro di Luigi Garlando L'album dei sogni (edito da Mondadori), mette al centro del racconto una madre, Olga Cuoghi Panini, che, divenuta prematuramente vedova, si scopre imprenditrice per necessità. Le comparse, invece, sono del territorio emiliano.
Sul set
Guglielmo Alberghini, ad esempio, arriva da Cento di Ferrara: «È un’esperienza emozionante – afferma –, io sono stato selezionato per la mia auto d’epoca, una Fiat Balilla del 1936, che custodisco come una reliquia». Alberghini ci accompagna poco distante al dietro le quinte, incontriamo un’altra comparsa. «Io vengo da Parma – è una ragazza sui vent’anni – tra poco entrerò in azione. Devo passeggiare sulla strada, non vedo l’ora». Accanto a lei, persone da Bologna, Reggio, e altre parti della provincia modenese, molti sono attori amatoriali attivi nei teatri locali. Patrizia Gorrieri, cittadina modenese è rimasta incuriosita dal set in azione: «Le figurine Panini sono state un sogno per intere generazioni. Tutti i bambini, e la bambina che sono stata anche io, sono sempre stati coinvolti da questa magia dell’album. Credo che sia una bellissima storia da raccontare. Dopo Ferrari, Panini: la valorizzazione del territorio passa anche da questo, dal racconto di storie di vita che hanno portato in alto il nome di Modena». Anche Michele Malagoli è di passaggio: «È una bellissima iniziativa, sono molto curioso di vedere la serie, trasmetterla in Rai un’opportunità per fare arrivare al grande pubblico la storia della famiglia Panini». Angelo Piccinini arriva in Rua Muro insieme alla moglie: «Qui in centro tutti parlano di questa serie, dopo che ho letto sui giornali che sarà sui Panini sono voluto venire qui a guardare con i miei occhi. Sicuramente non me la perderò», conclude il cittadino».