Truffe con l’intelligenza artificiale: l’avvertimento della polizia locale
Gli agenti mettono in guardia sui casi di “vishing”: vengono clonate le voci di familiari, si mettono in scena incidenti ed emergenze
MODENA. Avete ricevuto una chiamata muta? Non richiamate. La polizia locale dell’Unione Comuni del Sorbara mette in guardia da nuove truffe basate sull’intelligenza artificiale. Gli operatori hanno registrato un aumento delle segnalazioni, dando consigli utili per evitare di finire vittima di una truffa.
Il monito
«Secondo alcuni report, i criminali informatici oggi sfruttano l’intelligenza artificiale per clonare la voce delle vittime, partendo da brevi campioni audio (come quelli ottenuti da una chiamata muta o da video pubblicati sui social) – hanno spiegato – Queste voci vengono poi usate per fingere di essere familiari o persone fidate e convincere qualcuno a fornire denaro o dati sensibili: una pratica nota come vishing». Un meccanismo diffuso prevede di generare timore, ansia e paura nella vittima per farle abbassare le difese. «Il pericolo maggiore è rappresentato dalle false chiamate d’emergenza, in cui ad esempio un genitore riceve la voce (clonata) del figlio che chiede soldi per un presunto incidente – hanno sottolineato ancora gli operatori – Le truffe si basano su tecniche di ingegneria sociale, che mirano a sfruttare la paura e l’urgenza».
Consigli utili
Gli operatori sono passati dunque ai consigli utili per evitare brutte sorprese. «Gli esperti raccomandano di non richiamare numeri sconosciuti o rispondere con frasi come “sì” – hanno spiegato – Verificare sempre l’identità chiamando direttamente il numero conosciuto della persona. Diffidare da richieste di denaro urgenti, specie con pagamenti insoliti come gift card. Limitare la diffusione di contenuti audio online». Gli operatori hanno spiegato infine che l’intelligenza artificiale non può rappresentare solo una minaccia. «Ci sono infatti già strumenti idonei, i quali sfruttano l’intelligenza artificiale per riconoscere e prevenire le truffe – hanno concluso – aiutando gli utenti a capire se una comunicazione sospetta possa essere fraudolenta».
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