Gazzetta di Modena

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Il lutto

Castelnuovo e Reggio piangono Marco Campagnoli, storico deejay del Marabù


	Marco Campagnoli nella "sua" Castelnuovo
Marco Campagnoli nella "sua" Castelnuovo

Per decenni è stato il re delle piste da ballo, acclamato da tantissime persone per il suo carisma e la sua capacità nell’intrattenimento. Era stato anche speaker di Radio Reggio e Radio Erre: aveva 66 anni

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CASTELNUOVO.  Per decenni è stato il re delle piste da ballo, acclamato da tantissime persone per il suo carisma e la sua capacità nell’intrattenimento. Montale, Castelnuovo e anche Reggio dicono addio a Marco Campagnoli, storico dj del Marabù di Reggio, che ha fatto ballare generazioni, protagonista degli anni in cui le discoteche erano il grande punto di riferimento in cui si costruiva vita sociale e si trascorrevano notti indimenticabili.

Il lutto e il ricordo
Campagnoli aveva 66 anni ed era originario di Castelnuovo, dove viveva, e aveva scoperto la passione per la fotografia. Era stato anche speaker di Radio Reggio e Radio Erre e lascia il fratello Luca.

Lauro Bonacini, organizzatore di numerosi eventi per rievocare i fasti del Marabù, ricorda Marco Campagnoli per la «sua grande capacità di coinvolgimento. Mi ha sconvolto che se ne sia andato proprio il 21 ottobre, esattamente il giorno del 48esimo anniversario della nascita del Marabù, che ha debuttato a Viila Cella nel 1977. Io avevo tredici anni, lui cinque in più e già in console. Marco era stato scelto al “501” di Gualtieri. Quando il Marabù apri, c’erano due deejay, Jimmy e Nadia. Andarono avanti diversi mesi e poi si pensò di creare qualcosa di diverso».

Grande il cordoglio

Il noto deejay modenese Enzo Persueder venne incaricato di formare una squadra di lavoro. «Enzo andò a cercare i più forti sulla piazza – aggiunge Bonacini – Andò a Gualtieri e contattò Marco che così entrò nel gruppo. Marco, da parte sua, accettò immediatamente, perché si trattava di un’occasione irripetibile. Marco lo chiamava il “Gigante buono”, il Marabù. Poi Callegari (storico patron, ndr) volle cambiare. Lasciò libero ciascuno di prendere una strada diversa. Nel frattempo Campagnoli migrò all’Otto blues di Lodi. Trascorse lì diversi anni lì e poi girò l’Italia, per poi tornare a fine anni Ottanta al Marabù in veste di nuovo socio: acquistò le quote di Sandro Gasparini e divenne anche un grande presentatore, era molto bravo a parlare. Aveva una voce fantastica. La sua naturalezza era un adesivo. Era molto carismatico».

Il funerale si terrà giovedì 23 ottobre alle 10 da Terracielo Funeral Home, nella Sala Stelle, a Modena.