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Ferrari, debutta la nuova SC40: è un omaggio alla leggendaria F40


	La Ferrari SC40
La Ferrari SC40

Disegnata dal Centro Stile Ferrari è una vettura V6 a motore centrale-posteriore: il muso è caratteristico, basso e allungato. Da sabato 18 ottobre è in esposizione al Museo di Maranello

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MARANELLO. Sono stati tolti i veli a una nuova Ferrari della serie One-Off appartenente al programma Progetti Speciali, la Ferrari SC40. L’auto, disegnata dal Centro Stile Ferrari sotto la direzione di Flavio Manzoni, è una vettura V6 a motore centrale-posteriore che si basa sulla 296 GTB da cui eredita impostazione, telaio e motorizzazione. La Ferrari SC40 entra così a far parte del segmento maggiormente esclusivo della gamma, il quale racchiude auto uniche, tratteggiate prima e realizzate poi a partire dalle richieste di un cliente, che raggiunge così l’apice delle possibilità di personalizzazione offerte dal Cavallino Rampante.

Nome e particolarità

Il nome della vettura è un omaggio alla F40, l’iconica supercar Ferrari presentata nel luglio del 1987, della quale la SC40 riprende le forme angolose e squadrate, sapientemente accoppiate a tratti superficiali più morbidi che conferiscono alla vettura modernità e un’identità ben precisa. La particolarità principale della SC40 è rappresentata dalla voglia di creare una vettura nuova e unica: l’inserimento della scritta SC40 in bassofondo nel sostegno laterale dall’ala è un chiaro richiamo alla supercar del Cavallino Rampante, ma l’obiettivo era quello di sviluppare una vettura con una personalità propria, che non rappresentasse una reinterpretazione letterale del modello d’ispirazione.

Lo stile dell’auto

Il tema di stile della vettura è rappresentato da un design industriale con geometrie precise e volumi squadrati e muscolosi. Le proporzioni spostate in avanti, con il caratteristico muso lungo e basso, sono bilanciate da uno sbalzo posteriore corto e un’ala alta – nel colore Bianco SC40 della carrozzeria – sostenuta da ampi piloni laterali in continuità con le linee della fiancata. L’ala fissa si conforma come un’estensione verticale del cofano motore e si fonde in esso, evidenziando una linea di fuga nera che ne delimita la base e ne esalta lo specchio di poppa anch’esso nero e composto da una rete attraverso la quale si intravedono le parti meccaniche e gli elementi del telaio. Il motore V6 è invece reso visibile ed esaltato dalle caratteristiche louvres realizzate in Lexan fumé, che si raccordano alla presa d’aria inferiore e sono richiamate da altre louvres più piccole che intagliano il volume dei muscoli posteriori nella zona dei passaruota. La vista laterale è dominata dalle prese d’aria dell’intercooler, libera reinterpretazione della storica NACA sottolineata da un’ampia piastra in fibra di carbonio di forma triangolare. Il ritmo del disegno è scandito dalle linee verticali che delimitano con precisione il bordo netto del parafango anteriore, dei tagli della porta e del cofano motore. Questi tratti verticali formano un reticolo in sottotraccia che aiuta a strutturare le linee di forza del disegno quasi come fosse uno spartito musicale. L’anteriore è fortemente caratterizzato dai proiettori posti agli angoli esterni e integrati in una mostrina nera che si estende verso il basso e si collega alla presa d’aria inferiore.

Gli interni

A livello di interni riveste particolare importanza l’utilizzo del kevlar, materiale fortemente connotativo della F40. Il colore Bianco SC40, realizzato specificamente per questa vettura, ha una tonalità fredda che al sole evidenzia le curve della scocca, riprendendo il colore del carbon kevlar presente nell’abitacolo.

Il logo SC40 in bassofondo è presente solo sul lato destro vettura, mentre i tappi del carburante e della presa di ricarica sono realizzati in alluminio con fregi spazzolati a vista. Il logotipo Ferrari è ricavato in negativo e lascia trasparire il carbonio sul cofano posteriore. È possibile ammirare il modello di stile della vettura presso il Museo Ferrari di Maranello.

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