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L'operazione

Truffe agli anziani: due giovanissimi inseguiti in tangenziale e arrestati


	Truffe agli anziani, una piaga
Truffe agli anziani, una piaga

Scoperti un 18enne e un 21enne arrivati a Modena da Napoli: sono accusati di tre colpi con la tecnica del finto carabiniere e dell'incidente del figlio

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MARANELLO. I carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Sassuolo, con il supporto dei militari della Tenenza di Vignola e delle Stazioni di Maranello e Marano sul Panaro, hanno arrestato in flagranza di reato due giovani campani di 21 e 18 anni, gravemente indiziati del delitto di tentata truffa aggravata, continuata ed in concorso, ai danni di una donna 78enne residente a Maranello.

L'auto sospetta

Tutto ha avuto origine da un servizio di controllo del territorio, predisposto dai carabinieri al fine di prevenire e contrastare i reati ai danni di persone anziane. Nel corso delle attività, i militari hanno individuato, nel territorio di Vignola, una piccola utilitaria con a bordo due giovani provenienti dal Napoletano, sospettati di essere “emissari truffatori”, cioè degli incaricati alla riscossione di denaro o gioielli presso le abitazioni delle vittime, indotte in errore da falsi carabinieri che prospettano falsi incidenti stradali occorsi a prossimi congiunti.

Il pedinamento

Dopo un prolungato servizio di osservazione e pedinamento in abiti civili, i militari hanno seguito i sospettati tra diversi comuni del modenese fino a Maranello, dove i due si sono avvicinati all’abitazione dell’anziana vittima. La donna, poco prima, era stata infatti contattata sul telefono fisso da una voce maschile che, fingendosi “Maresciallo dei carabinieri”, le aveva riferito che il figlio era rimasto coinvolto in un grave incidente, convincendola a fornire il numero di cellulare del congiunto. Quest’ultimo era stato subito dopo contattato da altro complice che, con un pretesto, lo aveva indotto a recarsi presso la Stazione Carabinieri di Modena Tassoni, al fine di impedirgli di comunicare con la stessa madre.
Giunto in caserma, l’uomo ha compreso l’inganno ed ha immediatamente allertato la madre, neutralizzando così il tentativo di truffa. I due sospettati, che si erano già avvicinati nei pressi dell’abitazione, si sono quindi dati ad una repentina fuga ma sono stati presto intercettati, lungo la tangenziale Sassuolo–Modena, e lì bloccati in sicurezza, senza mettere a rischio altri utenti della strada.

Altre due truffe

Gli accertamenti successivi hanno consentito di raccogliere indizi a loro carico anche in relazione ad altri due tentativi di truffa commessi, nella stessa mattinata, nei comuni di Marano sul Panaro e Maranello, con analogo modus operandi, fondato su telefonate ingannevoli e simulazioni di emergenze familiari.
Su disposizione di questa Procura della Repubblica, gli arrestati sono stati trattenuti presso le camere di sicurezza della Compagnia di Sassuolo, in attesa del giudizio direttissimo e della relativa convalida.

Il giudizio direttissimo

Questa mattina, il giudice monocratico del Tribunale di Modena, dinnanzi al quale sono stati presentati gli imputati per il giudizio direttissimo, all’esito dell’interrogatorio convalidato l’arresto di entrambi gli imputati disponendo nei confronti degli stessi la misura cautelare dell’obbligo di dimora nel Comune di residenza e della permanenza notturna in casa.

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