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Il grave episodio

A Modena un'altra truffa dei finti carabinieri: «Anziano narcotizzato in auto»


	Indagini della polizia di Stato
Indagini della polizia di Stato

L'inganno dei finti militari: intanto un complice si faceva consegnare l’oro dalla moglie. Indaga la polizia

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MODENA. Un 86enne narcotizzato da un truffatore che si era presentato a casa in finta divisa da carabiniere: l’anziano viene caricato in auto e portato a diversi chilometri di distanza. I ricordi della vittima non sono nitidi, ci sono vuoti di memoria inquietanti. La moglie 83enne, intanto, rimane in casa con il complice truffatore, anche lui in divisa, che la convince a consegnare tutti gli averi.

Il racconto
Questi contorni di un colpo messo a segno in una casa a Modena Est, con serie ripercussioni economiche e psicologiche per vittime. «La coppia anziana – racconta l’avvocato Gianni Casale che assiste la famiglia – ha ricevuto una chiamata, al telefono c’era un uomo che si è presentato come un carabiniere. Ha detto che il figlio era stato coinvolto in un terribile incidente stradale e che serviva urgentemente una somma di denaro per coprire le spese dell’assicurazione. Loro si sono subito allarmati e hanno ascoltato attentamente le richieste del finto militare. Diceva che sarebbero arrivati in due colleghi, uno per ritirare i soldi, l’altro per portare il marito alla motorizzazione».
Il colpo è avvenuto intorno alle 12.30. La coppia allarmata apre la porta ai truffatori. «La signora ha assecondato tutte le loro richieste. Gli ha dato l’oro, i contanti, tutti gli oggetti valore. Si è spogliata degli orecchini, bracciali e collane. Intanto, il marito è uscito insieme all’altro complice, e qui c’è il grande “buco” nella ricostruzione. La vittima ha 86 anni ed è piuttosto lucida, ma non ricorda cosa sia successo, se non pochi dettagli», spiega l’avvocato.

Tutte le ipotesi
Casale avanza quindi delle ipotesi, a partire dai pochi ricordi del marito: «L’unica cosa certa è che sia stato davvero accompagnato nei pressi della motorizzazione a Modena. Si ricorda nitidamente di aver visto l’edificio. Però non ricorda come è arrivato lì, con quale macchina, se era lui alla guida o, come è più probabile che sia, accompagnato dal truffatore. Temiamo che siano gli effetti di qualche spray narcotizzante, questo spiegherebbe i ricordi così sfocati. Delle indagini se ne sta occupando la polizia, le vittime hanno fatto denuncia in Questura».
Casale aggiunge che «dalla casa sono stati prelevati tutti gli oggetti più preziosi: si tratta di un furto di diverse migliaia di euro. Ma i danni sono principalmente psicologici. Questi soggetti fanno leva sulle debolezze degli anziani. In questo caso, gli era stato detto che il figlio aveva investito una persona sulle strisce pedonali, e che serviva urgentemente un’ingente somma di denaro per riparare al danno. Ci tengo a divulgare casi come questi, che possono aiutare a sensibilizzare altre persone, potenziali vittime di questi truffatori che non hanno scrupoli», conclude Casale.