Dopo il grappolo d’uva, la bottiglia di aceto balsamico: Modena ha una nuova rotonda a tema
Inaugurata nella rotatoria via Emilia Ovest e viale Virgilio, dalla parte opposta della città rispetto a quella tra la Vignolese e la tangenziale in cui dal 2006 è stata installata l’opera che celebra il Lambrusco: entrambe sono state realizzate dall’artista Erio Carnevali
MODENA. Dopo il grappolo d’uva, la bottiglia di aceto balsamico: Modena ha una nuova rotonda a tema: è stata infatti inaugurata questa mattina, nella rotatoria tra via Emilia Ovest e viale Virgilio, l’opera d’arte realizzata su incarico del Consorzio tutela aceto balsamico tradizionale di Modena Dop dall’artista Erio Carnevali, creata per celebrare la storia e il valore simbolico di uno dei prodotti più iconici del territorio modenese. Era stato proprio Carnevali a realizzare anche il grappolo d’uva come omaggio a un’altra eccellenza del territorio, il Lambrusco, installata nel 2006 nella rotatoria tra strada Vignolese e la tangenziale.
L’opera d’arte
L’installazione raffigura l’iconica bottiglia disegnata da Giorgetto Giugiaro nel 1987, unica e distintiva dell’autenticità del prezioso Balsamico, rappresenta un segno distintivo riconosciuto in tutto il mondo come emblema dell’eccellenza modenese e garanzia del prodotto, è infatti l’unica bottiglia che può contenere l’aceto balsamico tradizionale di Modena Dop. L’opera troverà collocazione permanente al centro della rotonda, come segno di identità, orgoglio e appartenenza della comunità locale.
Il Consorzio
All’inaugurazione, per il taglio del nastro in rappresentanza del Comune di Modena Paolo Zanca, assessore alle attività produttive, ha dichiarato: “Ancora una volta coniughiamo l’aceto balsamico tradizionale di Modena Dop all’arte ed alla cultura. Dopo le attività legate alla lirica ed al teatro oggi si inaugura un’opera che è un’espressione artistica della nostra terra, eccellente quando si esprime sia per le forme figurative che quelle gastronomiche. È un’opera d’arte destinata a durare e simboleggia la bottiglia custode del prezioso Tradizionale». Con questa iniziativa, il Consorzio prosegue il proprio impegno nella promozione culturale del territorio, scegliendo ancora una volta di unire il valore enogastronomico dell’aceto balsamico tradizionale di Modena Dop alla forza espressiva dell’arte. Dopo le collaborazioni con il teatro comunale Pavarotti-Freni e con la Fondazione Arena di Verona, e il successo del cortometraggio artistico “L’Opera del Tempo”, il progetto conferma il ruolo del Consorzio come promotore di una cultura che intreccia tradizione, creatività e territorio. Enrico Corsini, presidente del Consorzio tutela aceto balsamico tradizionale di Modena Dop e del Consorzio Le Terre del Balsamico, ha dichiarato: «Questa opera rappresenta un connubio tra arte e territorio e un gesto di riconoscenza verso Modena e la sua storia. È un simbolo che unisce arte e identità produttiva, rinnovando il legame profondo tra l’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena Dop e la cultura del nostro territorio. La bottiglia ideata da Giorgetto Giugiaro è un’icona che va oltre il prodotto: è il segno di una comunità che ha saputo trasformare la propria tradizione in eccellenza riconosciuta nel mondo».
L’autore dell’opera
Erio Carnevali, autore dell’opera, aggiunge: «Una rotatoria che parli di Aceto balsamico tradizionale di Modena, abbisogna di un’opera che raccolga in un unico pensiero la storia, la natura ed il prodotto paziente e che indirizzi un’emozione indotta: spostare l’attenzione del visitatore dall’oggetto, da come lo vede a come lo valuta, passando da un concetto mentale al reale, la rappresentazione di un prodotto puro, trasparente esente da sofisticazioni e rispettoso della sua lunga storia e collocato in un habitat naturale, contornato dalla Verbena popolarmente identificata come essenza delle api e delle farfalle. Il mio lavoro lo possiamo definire come l’idea della bellezza di un prodotto la cui anima è popolata dall’amore e dalla cultura dell’ascolto del tempo».
