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Il caso

Il cimitero è “off limits” da 13 anni a causa del terremoto: «Spero di poter rivedere mio papà»

di Manuel Santi
Il cimitero è “off limits” da 13 anni a causa del terremoto: «Spero di poter rivedere mio papà»

La parte monumentale del cimitero di Massa Finalese è inagibile dal 2012: per alcune famiglie non è possibile far visita ai propri cari defunti. Il vicesindaco: «Lavori a breve»

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FINALE EMILIAUna parte del cimitero di Massa, colpito dal terremoto nel lontano 2012, è ancora recintata ed in attesa dei lavori di ristrutturazione: ci sono persone che non salutano i propri cari defunti da oltre tredici anni.

Ad alzare la voce è una signora, il cui padre giace sepolto proprio in quell’area del cimitero occupata da un cantiere aperto. Non è possibile neanche chiedere la la salma per poterla cremare.

«Durante gli scorsi 13 anni – racconta la signora – abbiamo più volte contattato l'ufficio cimiteriale del Comune di Finale che ci ha sempre rassicurato che i lavori di ripristino sarebbero iniziati a breve. Purtroppo non sono mai cominciati ed in una delle numerose telefonate mi era anche stato precisato che non era possibile recuperare il cofano di nostro padre con l'aiuto dei Vigili del Fuoco perché – e credo lecitamente, aggiunge – il corpo vigili del fuoco interviene per salvare persone in vita».

«Lo scorso 2 maggio – aggiunge la signora – è stata inviata una email nella quale sosteniamo che i tempi che sono intercorsi dal terremoto rappresentino una dolorosa mancanza di rispetto nei confronti dei superstiti dei defunti ospitati nel cimitero di Massa, oltre che dei defunti stessi, vittime a loro volta di una burocrazia che non trova spiegazioni logiche». Lo scopo della segnalazione è chiedere un intervento a breve termine che consenta sia la visita ai defunti nell'arcata danneggiata, oltre alla possibilità di ottenere la restituzione delle salme dei propri cari. Una segnalazione che, precisa la signora, non ha lo scopo di generare polemica, bensì quello di smuovere le coscienze ed eventualmente accelerare i tempi dei lavori.

Sul tema è intervenuto Michele Gulinelli, vicesindaco di Finale: «La parte in cui è sepolto il padre della signora è la parte monumentale del cimitero, che è stata lesionata dal terremoto del 2012. Abbiamo in programma due interventi: il primo verrà effettuato nella parte della struttura che è stata costruita negli anni '70. Un secondo intervento riguarderà invece la parte monumentale, che è quella che è stata danneggiata dal terremoto». Il vicesindaco aggiunge che «adesso abbiamo avviato la gara per un lavoro da oltre 300mila euro per la prima parte, nella quale faremo una nuova copertura e sistemeremo le arcate. Per la seconda parte è in corso la fase di progettazione ed i tempi per portare a termine il tutto sono più lunghi. Speriamo di poter partire nel 2026, ma prima di intervenire dovremmo anche riesumare le salme, perché non possiamo effettuare lavori nel cimitero senza aver rimosso i corpi. Quando avremo riesumato le salme, chi vorrà andare a trovare i propri cari e ritirare il cofano per dedicarle ad un processo di cremazione, potrà farlo».

Ad oggi le tempistiche sembrano difficili da pronosticare per quanto riguarda i lavori nella parte monumentale del cimitero: in futuro però la speranza è quella che chi ha un caro sepolto nella parte monumentale possa fargli visita dopo un'attesa durata oltre tredici anni.l