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La Bretella è bloccata dal bando per l’A22, ma gli espropri ripartono: scoppia il caso

di Luca Gardinale

	Un render della Bretella Campogalliano-Sassuolo
Un render della Bretella Campogalliano-Sassuolo

Il collegamento tra Campogalliano e Sassuolo è legato alla concessione dell’autostrada del Brennero, ma l’azienda Pizzarotti di Parma ha inviato una lettera ai sindaci per far sapere che il primo novembre si riprende anche con la deforestazione

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MODENA. Da una parte è tutto congelato, dall’altra ci sono espropri e deforestazione che ripartiranno tra una settimana. Una situazione paradossale che vede al centro la Bretella, ovvero il collegamento autostradale tra Campogalliano e Sassuolo.

La situazione

Un’opera strettamente legata alla concessione dell’autostrada del Brennero, il cui bando al momento è congelato (fino al 30 novembre) per decisione del ministero dei Trasporti in attesa della pronuncia definitiva della Corte di Giustizia Europea sulla controversia in corso. Allo stesso tempo, però, sul tracciato della Bretella i lavori vanno avanti, tanto che l’impresa che ha vinto il bando, la Pizzarotti di Parma, ha inviato una lettera ai sindaci per far sapere che il primo novembre si riparte con espropri e deforestazione, che dovrebbero riguardare in particolare la zona di Sassuolo. Un paradosso contro il quale si scaglia il partito Europa Verde, che chiede «la sospensione immediata degli espropri e delle attività di sfalcio e deforestazione in attesa di chiarimenti sulla legittimità della gara per il rinnovo della concessione A22 e sulla compatibilità del tracciato con lo sviluppo dell’area dello scalo merci ferroviario di Modena».

I dubbi dei Comuni

«La comunicazione inviata da Impresa Pizzarotti & C. Spa, per conto della società AutoCs - fanno sapere i Verdi - annuncia l’inizio dei lavori preliminari dal primo novembre 2025, ma giunge in un momento in cui permangono gravi criticità giuridiche e ambientali. In particolare: il progetto Campogalliano-Sassuolo è strettamente collegato alla concessione A22 sia dal punto di vista societario che finanziario, e avviare lavori collegati a una modalità di affidamento della concessione oggetto di censura comunitaria rischia di compromettere il proseguimento delle attività in corso. Inoltre, i consigli comunali di Modena e Formigine hanno già espresso la richiesta di revisione del tracciato presso lo scalo merci, area strategica per lo sviluppo della logistica ferroviaria e della mobilità sostenibile, ma tale richiesta non è stata ancora discussa con la concessionaria e con il ministero».

Espropri e deforestazione

«Non è accettabile - aggiunge Paola Aime, portavoce di Europa Verde - che mentre a Bruxelles si contesta la regolarità della concessione da cui dipende l’intero progetto, sul territorio modenese si proceda con atti che modificano irreversibilmente l’ambiente e la proprietà privata. La gara per la concessione della A22 dovrà adeguarsi ai principi a sostegno della concorrenza e della competizione, mentre deve partire il confronto tra ministero, Regione, Comuni coinvolti e concessionaria per individuare soluzioni alternative al tracciato». «Serve un dibattito pubblico vero sul futuro della mobilità nel distretto ceramico e nella pianura modenese», conclude Giorgia Bartoli, co-portavoce del partito, «sicurezza, ambiente e intermodalità devono venire prima di nuove colate d’asfalto».

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