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Street Art

Vasco, Pavarotti ed Enzo Ferrari: le opere di Tvboy, il “Banksy italiano”, a Modena

di Ginevramaria Bianchi
Vasco, Pavarotti ed Enzo Ferrari: le opere di Tvboy, il “Banksy italiano”, a Modena

L’artista di strada di fama mondiale ha scelto tre angoli della città per realizzare le sue opere: l’omaggio al Blasco accanto allo Snoopy, quello al Maestro di fianco alla casa museo

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MODENA. Pensare a dove posizionare la propria opera d’arte, e trovare il punto perfetto tra le strade di una città. La nostra. È quello che è successo nei giorni scorsi, quando Tvboy, uno degli artisti più noti della street art europea, ha scelto tre angoli simbolici di Modena per parlare di sogni, radici e rivoluzioni. Il risultato? Un trittico che non si limita a decorare: interroga. Tre murales dedicati a tre modenesi che hanno cambiato il mondo a modo loro: Vasco Rossi, Luciano Pavarotti ed Enzo Ferrari.

Vasco e lo Snoopy

Tutte icone, sì, unite dal filo invisibile di una terra che ha fatto dell’eccellenza la sua lingua madre. Ve li raccontiamo, dunque. Davanti allo storico Snoopy, il locale dove negli anni Settanta un giovane Vasco faceva il dj e metteva i dischi, TVBOY ha riportato tutto all’origine. Il suo Kom è ancora giovane, ha i capelli lunghi, ed è colto in un istante sospeso. Sopra di lui la scritta: “E va bene così, senza parole”. È «un omaggio al coraggio di cominciare, al momento in cui la musica era ancora sogno e la provincia sembrava troppo stretta - ci dice l’artista -. Modena, con lui, è nata rock».

Big Luciano

Alla Casa Museo Luciano Pavarotti, invece, si cambia registro e tono. Qui, la figura del Maestro è a braccia aperte, spalancate. Sopra al suo volto dipinto, la scritta “Vincerò!”. «Non ho dipinto il suo viso, ma la sua voce. Ho scelto di evocare il suono, non l’immagine - spiega -. Un tributo alla potenza universale della musica, che parte da Modena e abbraccia il mondo. Questo non è un murale, è un atto d’amore».

Enzo Ferrari alla guida

L’ultimo capitolo del trittico è vicino alla stazione degli autobus, nel punto in cui Modena smette di essere casa e diventa viaggio. Lì, Enzo Ferrari appare alla guida, con lo sguardo puntato sull’orizzonte e la frase che ha fatto il giro del mondo: “Se lo puoi sognare, lo puoi fare”, firmato: “Drake”. Un inno alla volontà, ma anche al rischio: «Ho voluto lasciare questo messaggio a chi parte, a chi arriva, a chi sta aspettando - ci racconta -. Il Cavallino non come macchina, ma come mentalità. E Modena come punto di partenza dei sogni».

Chi è Tvboy

Perché Tvboy non dipinge la persona, ma l’essenza. Palermitano d’origine ma milanese d’adozione, l’artista è oggi tra i protagonisti del movimento NeoPop. La sua carriera parte quasi per caso nel 2007, quando una mostra saltata al Pac di Milano apre spazio a “Street Art, Sweet Art”, la prima grande esposizione italiana dedicata ai graffiti. Da allora, la sua firma è comparsa sui muri di Barcellona, Parigi, Londra, Roma, diventando simbolo di una generazione che non si limita a guardare: interviene. Non a caso, la location di tutte le sue opere d’arte è la strada: il luogo dove i sogni possono ancora sporcarsi di realtà. «Modena non è passato, è presente vivo. Qui, i sogni non si ricordano: si continuano. E questo - conclude - è il mio modo di dirlo con i colori».