Gazzetta di Modena

MODENA. “Corri a casa, ci sono i ladri nel tuo appartamento”. Questa la chiamata ricevuta da Federico Levoni nella notte tra venerdì e ieri. Dall’altra parte del telefono un vicino di casa, che ha sentito degli strani rumori nell’appartamento a fianco: si scoprirà più tardi che era il flessibile che sventrava la cassaforte. «Ero al bar Mascagni ad ascoltare un po’ di buona musica, poi sono passato a trovare mia madre di 87 anni, abita con la badante in via Valdrighi – racconta l’avvocato Federico Levoni – ero proprio da lei quando il telefono ha iniziato a squillare, era il vicino di casa. Mi ha detto di correre subito a casa, aveva sentito dei rumori strani. Sono corso lì, al civico 78 di via Gucciardini, zona Buon Pastore. Ho notato subito l’inferriata rotta ma l’allarme non era suonato, dei ladri nessuna traccia».

«Bottino di 5mila euro»
Entrato in casa, si è reso conto subito di avere avuto a che fare con una banda di professionisti: «Ho un sistema di sorveglianza piuttosto sofisticato, ma non è suonato. Lo hanno manomesso dalla centralina. E tra tutti i quadri e le specchiere che ci sono in casa, hanno spostato proprio quella che nasconde la cassaforte. L’ho trovata aperta, hanno usato un flessibile. Sapevano dove andare e cosa avrebbero trovato». Il bottino è considerevole, ma a lasciare l’amaro in bocca a Levoni è anche il senso di impotenza. «Non hanno lasciato traccia, si sono portati via un migliaio di euro e diversi orologi. Siamo intorno ai 5mila euro di valore, forse di più. Al mio arrivo c’era già la polizia, ma non sono intervenuti fino al mio arrivo. Nel frattempo la banda è scappata dal retro, sono fuggiti senza lasciar traccia». Le indagini sono in corso per cercare di risalire agli autori del colpo, senz’altro gente del mestiere.

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