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Il nuovo polo universitario di Mirandola è realtà: «Un ponte tra i giovani e il lavoro»

di Filippo Ruffolo
Il nuovo polo universitario di Mirandola è realtà: «Un ponte tra i giovani e il lavoro»

Inaugurata la sede in piazza Garibaldi: è intitolata a Alcide De Gasperi. Il rettore di Unimore Carlo Adolfo Porro: «Passo strategico». Il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola Francesco Vincenzi: «Investiamo sul futuro»

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MIRANDOLA. Unimore sbarca ufficialmente anche a Mirandola. Lunedì 27 ottobre è stato inaugurato, infatti, il nuovo polo universitario “Alcide De Gasperi”, situato in piazza Garibaldi, che ospiterà il corso di laurea magistrale di Bioingegneria per l’Innovazione in Medicina, curriculum Dispositivi Biomedicali, una settore da sempre importante sul territorio mirandolese e in generale nella Bassa. L’iniziativa nasce da un accordo tra Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, Comune di Mirandola, Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola e Unione Comuni Modenesi Area Nord, con il sostegno della Regione Emilia-Romagna.

La novità

Una novità che punta a unire istruzione, territorio e lavoro, creando opportunità per aziende e studenti, come confermato dal rettore Carlo Adolfo Porro: «Questo passo per noi ha un valore concreto. Significa portare la formazione universitaria in un territorio che da decenni rappresenta una realtà industriale e scientifica di primo piano. L’obiettivo è creare connessioni reali tra ricerca, impresa e didattica, in modo che gli studenti possano trovare qui un contesto fertile di crescita». Un futuro che gli amministratori del corso prevedono già roseo, come testimoniano le immatricolazioni al corso di quest’anno (39), che ammontano a più del doppio rispetto allo scorso anno (18). Ad aumentare sono state anche le richieste di valutazione delle carriere, che quest’anno sono arrivate a 72, rispetto all'anno 2024 in cui le richieste si erano fermate a 23. I fattori che hanno contribuito all’incremento dell’interesse negli studenti sono stati principalmente due: l’accordo avvenuto con l’università di Trento e di Verona, che ha portato volti nuovi all'interno del territorio modenese, pronti ad inserirsi in nuovi contesti lavorativi e, soprattutto, l’offerta formativa, unica su territorio nazionale ed estremamente all'avanguardia sugli ultimi progressi dell’attività biomedicale.

La sindaca di Mirandola

«L'avvio del corso di laurea è frutto di una collaborazione importante tra le istituzioni, che valorizzerà profondamente il distretto biomedicale di Mirandola – ha detto la sindaca di Mirandola Letizia Budri – Si è trattato di un investimento importante: oltre tre milioni e mezzo di finanziamenti pubblico-privati, un milione e mezzo dalla Cassa di risparmio di Mirandola per contribuire alle spese sul personale. Un altro milione e mezzo è arrivato dalla regione Emilia-Romagna, che ha creduto molto in questo progetto e 560mila euro da parte di Unimore», ha concluso. A questi fondi si vanno ad aggiungere i sette laboratori messi a disposizione dall’Its Biomedicale, che avranno la funzione di mostrare la produzione e l'utilizzo delle attrezzature biomedicali, attraverso stampe 3D, realtà virtuale, robotica e test di prodotti.

La Fondazione

«La Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola – ha sottolineato il presidente della Fondazione, Francesco Vincenzi – ha sostenuto l’istituzione del corso di laurea con la consapevolezza che la qualità e l’efficacia dei sistemi di educazione, istruzione e formazione rivestano un’importanza cruciale per lo sviluppo socio-economico della comunità residente nell’Area Nord di Modena». L’obiettivo, adesso, sembra essere quello di attrarre anche gli studenti stranieri nella nuova realtà universitaria di Mirandola, operazione a cui Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola e Its affermano di star già lavorando. La struttura è costituita da due piani, con diverse aule moderne munite di computer e lavagne interattive, pronte per un approccio maggiormente digitale. All’esterno, la targa celebrativa ad Alcide De Gasperi, un'intestazione fortemente voluta da alcuni cittadini mirandolesi per ricordare alle giovani generazioni l’importanza della storia d'Italia.