A 10 e 13 anni allontanati dal bus, il padre: «Lasciati in mezzo alla strada»
La replica di Seta: «Scendere dal mezzo è stata una loro scelta, valuteremo il ricorso del genitore»
MODENA. «Non si possono lasciare i bambini in mezzo alla strada». È adirato il padre di due studenti multati lunedì 27 ottobre nel pomeriggio a pochi passi dal Polo Leonardo. «Sono voluti scendere», la risposta di Seta. Il genitore non concorda su tale versione dei fatti e ha già presentato ricorso.
«Assurdo e pericoloso»
«I miei figli di 10 e 13 anni, in uscita dalle scuole medie Calvino, hanno preso la linea 10 dell’autobus per tornare a casa – ha ripercorso infatti il genitore – Alle 14.18 è salito il controllore che li avrebbe trovati con la card scaduta e per questo ha dato loro una contravvenzione e li ha fatti scendere dall’autobus in mezzo alla strada».
L’episodio è accaduto all’altezza della fermata di fronte al Polo Leonardo. L’autobus aveva percorso poco più di un chilometro da quando i due fratelli erano saliti a bordo dalla fermata di fronte alla scuola Calvino.
Il padre ha fatto presente che i figli hanno la card messa a disposizione dalla Regione per viaggiare gratis sui mezzi pubblici. «Il problema non è la contravvenzione – ha affermato – Noi abbiamo regolarmente rinnovato la card e contesteremo la multa. Il problema è: si possono lasciare per strada due bambini di dieci e tredici anni».
Il genitore è stato incredulo quando ha saputo che i figli erano scesi con due studenti di prima media. «Per fortuna che mio figlio ha il cellulare e ha chiamato i nonni – ha aggiunto – Se ci fosse stata solo mia figlia, che non ha il cellulare, sarebbe dovuta andare in un bar o in una gelateria per chiamare e farsi venire a prendere».
Senza contare che, senza cellulare, avrebbe potuto non ricordare i numeri da chiamare. «Per i bambini è difficile avere la giusta prontezza – ha criticato il papà – Appena ho saputo quanto è successo, ho pensato alla pericolosità della situazione: è assurdo e pericoloso lasciare i bambini per strada».
«La macchina non ha funzionato»
La vicenda ha avuto un lieto fine e tutti gli studenti sono tornati alle rispettive case. Il padre non ha voluto nemmeno ipotizzare cosa avrebbe potuto fare se qualcosa fosse andato storto.
«Noi genitori ci siamo tutti arrabbiati per il pericolo corso – ha rimarcato – Il controllore aveva già fatto la multa: a quel punto, fai stare i bambini a bordo e li porti a casa. Sottolineo che i minori possono viaggiare gratis con la card della Regione».
Per il padre è la macchina che convalida i titoli di viaggio a non aver funzionato. La Carta dei servizi di Seta è precisa sul punto. «Eventuali guasti alle apparecchiature di convalida dei titoli elettronici e di emissione dei titoli di viaggio a bordo del mezzo dovranno essere segnalati al personale viaggiante – si legge nel testo, aggiornato al 14 luglio scorso – che sarà in grado di far convalidare il titolo elettronico o emettere un titolo di viaggio alla tariffa vigente prevista per la vendita da parte del conducente; qualora il conducente non sia nella condizione di emettere un titolo di viaggio alla tariffa vigente di cui sopra, il viaggiatore potrà comunque proseguire il viaggio».
Nel regolamento di trasporto si legge invece che il personale di Seta «invita i passeggeri individuati non in regola ad acquistare il titolo di viaggio: se essi si rifiutano di farlo, li invita a scendere, senza pregiudicare la regolarità del servizio».
La replica di Seta
Seta ha ascoltato la versione del verificatore. «La fase di controllo è iniziata alla fermata di via Leonardo Da Vinci/bivio via Curie, dove sono scesi diversi ragazzi che risultavano in sanzione – la replica dell’azienda – Specifico che sono scesi per aver manifestato la volontà di scendere. La restante parte degli studenti è scesa a Cognento, alle fermate richieste. Ci tengo a precisare che tutti gli utenti sono scesi in fermate autorizzate ed in sicurezza».
Il genitore ha presentato ricorso entro il termine previsto di trenta giorni dalla sanzione. In caso non sia accolto, ha altri trenta giorni di tempo per presentare ricorso al giudice di pace.
«Il ricorso sarà accolto senza difficoltà qualora dagli accertamenti che saranno effettuati dovessero emergere elementi a conferma della sua versione», hanno fatto sapere ancora da Seta.
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