Studenti scaricati dal bus, ci risiamo: «Mio figlio di 12 anni multato e fatto scendere dal controllore»
Il papà infuriato: «Ha l’abbonamento valido, è assurdo». Seta: «Sanzione giustificata»
MODENA. Ancora un ragazzino sanzionato e “appiedato” da un autobus Seta. Succede a Modena, dove un dodicenne, dopo essere stato multato per non avere con sé l’abbonamento è stato fatto scendere dalla corriera e lasciato in mezzo alla strada. Un fatto analogo a quanto successo qualche giorno fa, quando due fratelli di 10 e 13 anni erano stati scaricati per motivi identici. A raccontare tutto è il papà, infuriato per quanto accaduto.
Cosa è successo
«Mio figlio alle 7.50 è arrivato come tutti gli altri giorni a scuola, le medie "Cavour", con lo scuolabus – racconta – Poco dopo ha saputo che la docente delle prime due ore avrebbe preso parte ad un'assemblea sindacale e, pertanto, la sua classe sarebbe entrata alle 10. Per non rimanere due ore all'esterno della scuola in una mattinata decisamente fredda, mio figlio ha deciso di fare ritorno a casa, ed è salito sull'autobus 9 alla fermata via Emilia Ovest - Madonnina». Il giovane aveva con sé l’abbonamento digitale sull’app Roger (gratuito per i ragazzi delle medie), ma utilizzando il servizio a pagamento di scuolabus del Comune «è poco avvezzo a utilizzare questo strumento e, inoltre, il suo telefono, quella mattina ha smesso di funzionare – aggiunge il papà – Alla fermata successiva a quella in cui era salito, sono saliti in autobus i controllori e l'agente di polizia amministrativa. Hanno chiesto il titolo di viaggio a mio figlio, e il controllore, senza neanche dare al ragazzino la possibilità di spiegare perché non è in grado di mostrare l'abbonamento di cui è titolare, gli ha fatto la multa da 77 euro e lo ha fatto scendere alla fermata successiva, via Emilia Ovest - Centro Commerciale 2000. L’agente lo ha anche fotografato».
«Siamo indignati»
Il giovane, una volta arrivato a casa ha raccontato tutto a mamma e papà, increduli davanti alle parole del figlio. «Io mi chiedo: è mai possibile che un ragazzino di dodici anni, con un regolare abbonamento venga cacciato da un mezzo pubblico, lasciato in mezzo a una strada trafficata, in una fredda mattinata, e identificato con una fotografia? Capisco il lavoro dei controllori ma è possibile trattare in questo modo un ragazzino di che sta facendo rientro a casa perché non è potuto entrare a scuola e perché non voleva stare due ore in strada? Abbiamo pagato la multa, ridotta a 6 euro, in quanto l’abbonamento lo abbiamo fatto. Pur essendo un convinto sostenitore della necessità di incentivare la mobilità sostenibile e il trasporto pubblico, da tempo mi astengo dall'usare i mezzi della Seta, per ripetuti e sgradevoli episodi cui ho dovuto assistere. Ogni giorno e con qualsiasi condizione metereologica pedalo per 15 km nel tragitto che mi separa dal lavoro, ai miei due figli alunni della SMS "Cavour" pago un abbonamento al servizio di scuolabus. Trattengo a fatica l'indignazione che mi provoca constatare il modo vessatorio con cui certi adulti, che dovrebbero avere a cuore la tutela e la sicurezza dei giovani, trattano dei preadolescenti» conclude il padre.
La replica di Seta
Seta, interpellata, risponde che «la multa era pienamente giustificata, in quanto il ragazzo non ha esibito nessun titolo di viaggio valido. Il passeggero non è stato assolutamente "cacciato da un mezzo pubblico": è stato lui stesso a chiedere di scendere in via Emilia Ovest alla fermata denominata "Centro commerciale 2000". Poi, una volta sceso e dopo che era stato compilato il verbale, si è accorto di essersi sbagliato ed è stato informato dal verificatore che avrebbe potuto salire a bordo di un altro autobus utilizzando come titolo di viaggio il verbale stesso, che vale come un biglietto di corsa semplice». La foto «viene fatta (da anni) a chi non esibisce un documento di identità. Le fotografie sono effettuate esclusivamente per la finalità di rilevare, prevenire e controllare le infrazioni e per acquisire prove da utilizzare sia per il procedimento amministrativo relativo alla sanzione sia per le conseguenze penali per il rifiuto di fornire le proprie generalità e per il rilascio di generalità false. Seta comprende il disagio vissuto ed è dispiaciuta per questo episodio, tuttavia riteniamo assolutamente fuori luogo e non giustificati i giudizi espressi a carico del verificatore: nessun presunto "abuso" nè atteggiamento "gratuitamente vessatorio" è stato messo in atto dai nostri addetti, che hanno svolto il proprio compito nel rispetto del Regolamento».
