Pedalano affiancati e così scatta la multa: «Ingiusta, eravamo in periferia»
Ma le regole dicono altro: la sanzione è prevista dal Codice della strada. La polemica del cittadino
CASTELVETRO. L’episodio ha visto come protagonisti Nicolas Coppolino e un suo amico, che si sono ritrovati a dover dividere una multa da 18 euro. Ma dietro la vicenda si nascondono riflessioni più profonde, come quella della sicurezza e della promozione della mobilità sostenibile, argomenti sui quali Nicolas ha proposto di interrogarsi. I due ragazzi si stavano godendo uno dei loro abituali giri in bicicletta in via Rolda, a Solignano di Castelvetro, una strada di campagna usualmente deserta e con solo qualche casa sparsa. Nicolas e l’amico stavano pedalando affiancati, come è consuetudine fare tra i ciclisti che vogliono scambiare qualche chiacchiera durante la corsa. Questo comportamento, nonostante la sua diffusione, viene però espressamente vietato nell’articolo 182 del Codice della Strada.
Il racconto
«Ad un certo punto, durante il nostro giro, abbiamo notato che la polizia locale stava arrivando dietro di noi. Io e il mio amico ci siamo allora messi in fila per farli passare, ma loro si sono accostati davanti a noi e hanno usato la paletta per segnalarci di fermarci» racconta Nicolas. È a questo punto che i due ciclisti sono stati sanzionati con una multa di 18 euro, che dovrà essere divisa tra i due. I ciclisti, pedalando affiancati, stavano infatti infrangendo una delle regole del Codice della Strada, diventando dunque punibili con una sanzione.
La protesta
Nonostante ciò, Nicolas si è subito dimostrato perplesso e confuso per questa decisione, sollevando un interrogativo più ampio sull’efficacia delle sanzioni e sul messaggio che trasmettono. «Una multa dovrebbe essere un insegnamento, ma con una somma così bassa l’idea non rimane impressa» continua Nicolas. «Gli agenti della locale hanno poi spiegato che questa decisione era stata presa per “questioni di sicurezza”, ma in una strada in cui non passa nessuno, pedalare in fila indiana è ancora più pericoloso». Nicolas sostiene infatti che nel loro caso, situazione permessa dal fatto che la strada fosse deserta, viaggiare l’uno al fianco dell’altro aumenti paradossalmente la sicurezza poiché si è più visibili. I due hanno poi colto l’occasione per fare una riflessione: sebbene da anni si spinga nella direzione dei mezzi sostenibili e venga promosso l’uso della bicicletta, nella pratica i ciclisti si trovano spesso penalizzati da norme e sanzioni che sembrano poco flessibili.
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