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Il caso

Daniela Ruggi, l’avvocata del fratello perplessa sulle indagini. Troupe Rai minacciata a Porta Aperta

di Daniele Montanari

	Il caso di Daniela Ruggi a "Storie Italiane"
Il caso di Daniela Ruggi a "Storie Italiane"

Deborah De Cicco assiste Alberto, fratello della giovane scomparsa da più di un anno: «Gli inquirenti sono troppo concentrati sulla pista famigliare, non abbiamo notizie di altre ricerche». Il giornalista Alessandro Politi e l’operatore Riccardo Nava presi a male parole da un frequentatore del centro a Modena

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MONTEFIORINO. Sulla scomparsa di Daniela Ruggi, gli inquirenti si sono concentrati sulla pista famigliare, sospettando del fratello, tanto da non aver più disposto ricerche di un certo respiro, come all’inizio delle indagini. È la convinzione dell’avvocato Deborah De Cicco, che assiste Alberto, il fratello di Daniela. L’ha espressa ieri a “Storie Italiane”, il canale condotto da Eleonora Daniele su Rai 1 (e su raiplay.it), dove è stata data notizia anche dell’aggressione subita dalla troupe della trasmissione (il giornalista Alessandro Politi e l’operatore Riccardo Nava) domenica sera a Porta Aperta, con minacce di morte.

L’aggressione

Partiamo da qui. Domenica verso le 18.30 Politi e Nava si sono recati al centro di strada Cimitero San Cataldo, con regolare autorizzazione, per sondare la situazione a più di un anno ormai dall’avvistamento di Daniela lì, il 23 ottobre 2024. L’unico avvistamento, fra i tanti, ritenuto credibile dagli inquirenti. Ebbene, sul posto la troupe è stata oggetto di minacce agghiaccianti da parte di un frequentatore del centro: «Quando gli ho detto che eravamo qui per Daniela Ruggi – ha riferito Politi – è impazzito». Spaventose le minacce: «Guarda che qua adesso ti ammazzano. Vattene via, prima di prendere botte da questi qua: sono tutti criminali qua in giro, ok? Questa telecamera te la voglio spaccare». Visto il clima, la troupe non ha insistito e si è allontanata, evitando qualsiasi contatto. Politi nella puntata andata in onda ieri ha specificato di non ritenere in alcun modo quest’uomo coinvolto nella scomparsa della Ruggi. Ma ha puntato l’attenzione sulla tipologia di personaggi “particolari” che gravitano attorno al centro, e con cui Daniela si può essere trovata ad avere a che fare. «Daniela era una persona fragile – specifica – e aveva dei modi forse fraintendibili, legati al modo con cui si vestiva. Come è successo a noi, anche a lei può essere capitato di essere stata avvicinata da personaggi di questo tipo, negli ultimi giorni in cui è stata vista».

L’avvocato

Però pare che gli inquirenti – per quanto si può ipotizzare su un’indagine blindatissima – non stiano facendo particolari ricerche “esterne” alla famiglia di Daniela per risolvere il caso. Su amici o conoscenti pericolosi che può aver incontrato negli ultimi giorni in cui è stata vista. La lente del sospetto sembra puntata in questa fase su Alberto, a fronte dei rapporti complicati che c’erano tra lei e lui. Lo ha evidenziato in trasmissione l’avvocato Deborah De Cicco, che assiste Alberto. E lo ribadisce, perplessa per la piega che sembrano aver preso le indagini: «Per conoscenza mia e del mio assistito Alberto, non abbiamo notizie di ricerche recenti della ragazza con dispiegamenti di forze come nella prima fase» osserva l’avvocato. «L’impressione, sulla base di questa asserita conflittualità tra Daniela e il fratello, è che gli inquirenti si stiano purtroppo concentrando maggiormente sulla pista famigliare. Confido che invece vengano percorse tutte le ipotesi utili a ritrovare Daniela. Il fratello infatti non esclude che possa essere ancora in vita, ospitata da qualcuno magari in edifici abbandonati o posti che si possono sottrarre ai controlli».

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