Nuovo ospedale a Carpi nel 2033 e a Mirandola lavori al Santa Maria Bianca
Partono il tavolo e le procedure per i progetti dopo un percorso durato quindici anni
CARPI La città avrà il suo nuovo ospedale nel 2033. Al via il tavolo e le procedure per la realizzazione del nuovo presidio sanitario e per l’innovazione del Santa Maria Bianca di Mirandola: un progetto che affonda le radici in un percorso lungo ben quindici anni, avviato da amministrazioni precedenti e portato avanti con tenacia, tra piani sanitari, revisioni e nuove visioni del territorio.
Un passaggio epocale
Dai primi studi di fattibilità ai tavoli tecnici voluti dai sindaci Bellelli e Campedelli, fino all’attuale fase operativa, la sanità dell’Area Nord modenese si prepara a un passaggio epocale, che ridisegnerà la geografia dei servizi ospedalieri tra Carpi e Mirandola. Mercoledì 5 novembre con la convocazione del primo tavolo di lavoro, il progetto entra finalmente nel vivo.
La prima tappa concreta sarà la pubblicazione dell’avviso pubblico, prevista entro la prossima settimana, sulla piattaforma SATER di Intercent-ER. L’avviso servirà a raccogliere le manifestazioni di interesse da parte di operatori economici interessati alla progettazione, realizzazione e futura gestione del nuovo ospedale, per un importo complessivo di 57 milioni di euro finanziati con fondi nazionali e regionali. L’intervento avverrà in partenariato pubblico-privato (PPP), modalità che permetterà di accelerare i tempi recuperando circa un anno e mezzo rispetto alla precedente pianificazione. Le fasi successive prevedono la scelta del soggetto realizzatore, la progettazione definitiva ed esecutiva e infine la gara pubblica vera e propria. Secondo la tabella di marcia, l’avvio dei lavori è previsto per l’estate del 2026, con conclusione e collaudo entro il 2033.
Il nuovo edificio nascerà all’insegna dell’efficienza energetica e dell’integrazione tecnologica avanzata, con sistemi digitali di gestione e una forte connessione con l’ospedale di Mirandola, per garantire una rete di servizi complementari e sempre più integrati. Parallelamente, l’Azienda USL di Modena ha avviato un piano di manutenzione e miglioramento delle strutture ospedaliere in tutta la provincia.
I lavori in vista a Mirandola
Nel caso di Mirandola, è previsto un importante adeguamento strutturale e operativo del Santa Maria Bianca, con l’obiettivo di rafforzarne il ruolo strategico e tecnologico. Anche per Mirandola sarà avviata, nel corso del 2026, una gara d’appalto dedicata alla progettazione ed esecuzione dei lavori.
«Procedere di pari passo – ha sottolineato la direzione aziendale dell’Ausl – significa garantire coerenza ed efficienza nella gestione dei due ospedali, che rappresentano un punto di convergenza strategica per l’intera area nord della provincia».
Il Patto per la sanità pubblica vuole superare sovrapposizioni e inefficienze, creando una rete sanitaria più coesa e moderna, capace di fornire ai cittadini risposte di qualità. A tal proposito l’assessore regionale Massimo Fabi dichiara: «Non possiamo più permetterci i costi della non qualità, le spese saranno non un euro in più e non uno in meno di quello che occorrono per un servizio adeguato».
Carpi e Mirandola continueranno a operare in sinergia, valorizzando le proprie vocazioni e rafforzando i rispettivi ruoli, «per offrire ai cittadini una rete ancor più completa di servizi», come hanno ribadito i rappresentanti istituzionali.
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