Maserati riparte da Modena: sarà il cuore della produzione di GranTurismo e GranCabrio
I due modelli di auto della Casa del Tridente da oggi saranno prodotti nello stabilimento di viale Ciro Menotti. L’amministratore delegato Jean-Philippe Imparato al taglio del nastro: «“Made in Motor Valley” e auto personalizzate, così rilanciamo il marchio»
MODENA. La ricetta è semplice, ma, attenzione, non banale: riportare Modena al centro della produzione e puntare tanto, tantissimo, sulla personalizzazione delle vetture con il programma Fuoriserie. Maserati riparte da qui, da viale Ciro Menotti per guardare al futuro con le radici ben salde nella propria identità. Ma non solo chiacchiere, fatti concreti. Infatti ieri – giovedì 6 novembre – è stata inaugurata la nuova linea produttiva della GranTursimo e della GranCabrio: due modelli, tra i più apprezzati della Casa del Tridente, che sono più che semplici auto. Sono icone. Il loro ritorno è un tassello importante per il nostro territorio, per la fabbrica di viale Ciro Menotti e i suoi addetti.
L’inaugurazione
Il taglio del nastro avvenuto proprio nel cuore dello stabilimento con i dipendenti a fare da sfondo è emblematico. Un momento atteso «da un anno, reso possibile proprio grazie agli enormi sforzi dei dipendenti, avete lavorato come pazzi» ha esordito il nuovo amministratore delegato Jean-Philippe Imparato, con al fianco l’ex Ceo e ora Coo Santo Ficili. Non è mancato il supporto della politica. Erano presenti il sindaco di Modena Massimo Mezzetti, il consigliere regionale Ludovica Carla Ferrari, il deputato Daniela Dondi, l’eurodeputato Stefano Bonaccini e il capo di gabinetto del ministero delle Imprese e del Made in Italy Federico Eichberg.
Meccanica lirica e personalizzazione
GranTurismo e GranCabrio ritornano a casa, nel loro luogo di nascita: ora sono di nuovo Made in Modena a tutti gli effetti. Un qualcosa in più che – si perdonerà il gioco di parole – fa sempre un gran effetto. E rievoca il know how di una Motor Valley che è ancora il centro del mondo per quanto riguarda le supercar. A tal proposito, sono state lanciate anche due “one off”(modelli unici) di GranTursimo e GranCabrio denominate “Meccanica Lirica” per celebrare quello che vuole essere un punto di partenza verso un orizzonte che trasuda ottimismo. Ritorno a casa della GranTursimo, si diceva, e personalizzazione. In tal senso, è stata realizzata una nuova area nello showroom interamente dedicata alla personalizzazione e strettamente legata a una nuova area per la verniciatura delle colorazioni più particolari: il che significa costi minori per il cliente e, soprattutto, nuova forza lavoro. Fuoriserie, questo il nome del programma di personalizzazione, incarna la produzione artigianale su misura Maserati. Si tratta di un processo che nasce dall’ascolto del cliente e dà l’opportunità di personalizzare in ogni aspetto la propria vettura, dai colori della carrozzeria ai materiali degli interni, fino al dettaglio più particolare delle finiture.
L’obbiettivo
«L’obiettivo è raggiungere una quota del 30/40 per cento di auto personalizzate, vale a dire di “Fuoriserie”. L’attenzione al dettaglio e al cliente sono la nostra ossessione. In questo senso lavoreremo molto sui concessionari» hanno spiegato in coro a l’amministratore delegato Jean-Philippe Imparato e il Coo Santo Ficili. «Abbiamo dimezzato gli stock di auto ferme in un anno, grazie anche al lavoro di Santo Ficili. Abbiamo una gamma completa e stiamo studiando anche l’ibrido per completarla ulteriormente, da affiancare ai tre modelli elettrici. Sappiamo quello che stiamo facendo, la squadra c’è e lavora per il raggiungimento degli obiettivi», ha detto ancora l’amministratore delegato. Insomma, buone notizie per Modena, per i lavoratori e per tutta la Motor Valley, un mito, una filiera che non può fare a meno del suo marchio più antico, Maserati appunto, e che ha bisogno di vedere di nuovo il Tridente dove merita di stare.
