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Caregiver equiparati ai lavoratori: Maranello fa da apripista in Emilia Romagna

Caregiver equiparati ai lavoratori: Maranello fa da apripista in Emilia Romagna

Il Comune modenese è tra i primi anche in Italia: la parificazione delle condizioni riguarda l'accesso a servizi pubblici come nidi d'infanzia, centri estivi, pre e post scuola

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MARANELLO. Prendersi cura di un familiare con invalidità è equiparabile ad un impegno lavorativo. Un concetto che per il Comune di Maranello si è ora concretizzato in una reale parificazione delle due condizioni, lavoratore e caregiver, per l’accesso dei cittadini ai servizi comunali.

Cosa cambia

La novità – Maranello, apripista in Emilia Romagna, è tra i primissimi Comuni in Italia a farlo – è stata introdotta dall’Amministrazione: così, attraverso un’integrazione al regolamento che definisce criteri e punteggi per usufruire dei servizi pubblici, è stato riconosciuto formalmente come lo status di caregiver in tale ambito sia parificato a quello di un lavoratore, con effetti pratici immediati per questi cittadini. Ad esempio, è il caso dei centri estivi comunali, del pre e post scuola, il cui accesso richiede che entrambi i genitori abbiano un impiego. O degli altri servizi dedicati ai minori, come i nidi, dove l’occupazione dei genitori porta a punteggi aggiuntivi.

I commenti

«Le nostre riflessioni – spiega il sindaco di Maranello, Luigi Zironi – sono partite da una consapevolezza: che prendersi cura di un familiare non autosufficiente può essere un peso enorme da sostenere, sia a livello fisico che psicologico, al punto da non riuscire ad avere tempo ed energie per un impiego». Il primo cittadino prosegue: «Per questo cerchiamo costantemente, insieme agli altri enti coinvolti, di potenziare una rete socio-sanitaria territoriale che possa alleggerire un tale carico per questi cittadini. E tra le azioni che potessero avere un riscontro concreto, sia in tempi brevi sia in prospettiva, abbiamo pensato anche a definire che i ruoli di caregiver e di lavoratore dovessero avere la stessa valenza per l’accesso ai servizi comunali».
«Pur in assenza di precedenti da cui trarre spunto, gli Assessorati alle Politiche sociali e all’Istruzione – continua Zironi – hanno poi sviluppato un progetto ad hoc, che per noi resta un punto di partenza, non di arrivo».
«È infatti nostra intenzione – sottolinea Davide Nostrini, Assessore alle Politiche sociali – studiare in futuro per i caregiver ulteriori agevolazioni, sempre legate al riconoscimento formale del loro status, ma in altri ambiti che possano alleviare ulteriormente le loro fatiche». L’assessore Nostrini chiarisce ulteriormente il funzionamento dell’iniziativa, che ha un obiettivo ben preciso e che ha già raccolto tantissimi commenti positivi: «Inoltre, a garanzia di un monitoraggio accurato degli accessi al progetto, abbiamo ideato un percorso di verifica gestito dai Servizi sociali comunali, che caso per caso valutano la specifica situazione dell’assistito».
Azioni concrete che possono davvero incidere sulle vite delle persone: «L’obiettivo resta quello di agire in ogni direzione per consolidare la rete di supporto a queste persone e ai loro familiari, in modo da rendere più gestibile la loro quotidianità».

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