«Ha spacciato 600 volte nel giro di 16 mesi a Modena». Chiesti 8 anni di carcere
Il 63enne secondo gli inquirenti era uno "del mestiere"
MODENA. È accusato di centinaia e centinaia cessioni di droga nell’arco di poco più di un anno. Per questo il pm ha chiesto per lui una condanna notevole: 8 anni di carcere, nonostante lo “sconto”.
Al centro della vicenda c’è un 63enne italiano che secondo gli inquirenti era uno decisamente “del mestiere” nello spaccio della droga a Modena. Gli sono contestate infatti ben 600 cessioni di stupefacente in un arco di tempo che va dal gennaio 2022 al maggio 2023. La zona in cui avrebbe rivolto la sua attività di spaccio in modo preponderante sarebbe quella di Modena Est, che per lui era diventata una sorta di base di lavoro. Avrebbe spacciato soprattutto cocaina, con notevoli introiti: si parla di un quantitativo complessivo che va dai 400 ai 500 grammi, che nell’arco dei mesi può aver fruttato attorno ai 25mila euro.
In tribunale
Aveva già riportato una condanna per droga, per questo motivo il pm Paola Campilongo ieri ha chiesto una condanna severa in continuazione del reato: 8 anni di carcere. Severa perché è anche comprensiva del fatto che l’imputato ha chiesto il rito abbreviato, che consente di avere lo sconto di un terzo della pena in caso di condanna.
Di tutt’altro avviso la difesa, rappresentata dall’avvocato Pasqualino Miraglia. Il legale innanzitutto ha sostenuto che su uno dei capi d’imputazione il 63enne vada prosciolto perché c’è già stata in merito appunto una condanna in precedenza. Un’ulteriore condanna confliggerebbe con il principio “ne bis in idem” che vieta che una persona possa essere processata o giudicata due volte sullo stesso fatto.
Secondo l’avvocato poi le sole dichiarazioni dei presunti acquirenti captate tramite intercettazioni non sono sufficienti a ricostruire un giro di spaccio. Da qui la richiesta di derubricazione dell’accusa in fatto di minore entità. Mancherebbe poi la consulenza tecnica per stabilire effettivamente di che tipo di droga si tratta, e il suo grado di purezza. Il giudice si è riservato sulla decisione: la sentenza è attesa per il 4 dicembre.
