Violenze sessuali lungo le piste ciclabili a Modena. “Camminata arrabbiata” delle donne
Sabato a San Damaso l’evento per dire “basta”: «Riappropriamoci dei nostri spazi»
MODENA. Dopo le violenze avvenute nei mesi scorsi nei percorsi natura, una mobilitazione a San Damaso per dire “basta”. A lanciare l’appello è “Nonunadimeno”, con la “Camminata arrabbiata” in programma per sabato pomeriggio.
La manifestazione
«Contro la violenza maschile che non ci permette di camminare e vivere libere, violando i nostri diritti umani», recita il volantino. Alle 15 ritrovo presso la polivalente e, alle 15.30, partenza della passeggiata. Alle 17 tappa musicale presso l’anfiteatro e alle 18 assemblea finale presso il punto di lettura. Il percorso sarò di sei chilometri, anche su sterrato, sono consigliati calzature e abbigliamento comodi e torce: «Riappropriamoci dei nostri spazi e dei nostri corpi», continua ancora il volantino.
«Ci riappropriamo di un pezzo di città che come tanti è abbandonato dalle istituzioni. Perché come vediamo ogni giorno è soprattutto nelle case e nei margini delle nostre periferie che le donne sono vittime della violenza maschile, e le strade sicure possiamo farle solo rompendo il muro dell'indifferenza e dell'impotenza. Non ci sono territori o corpi sacrificabili».
Lo stupro di agosto
L’ultimo episodio choc che ha sconvolto la comunità di San Damaso e in generale l’intera provincia risale all’agosto scorso. La vittima, una 50enne, era solita attraversare il percorso. Stava pedalando quando all’improvviso è sbucato fuori l’aggressore. Le è saltato addosso, l’ha fatta cadere per terra. L’ha presa a pugni e ha abusato di lei. Una violenza tremenda. La 50enne è riuscita a liberarsi, con l’ultimo briciolo di forza che le è rimasto. Le indagini delle forze dell’ordine, dopo un mese, hanno portato all’arresto di un 19enne di Castelfranco. La Squadra Mobile della Questura di Modena, guidata da Mario Paternoster, per un mese ha disposto servizi di osservazione, fino ad arrivare a individuare a arrestare il giovane.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
