Il bimbo fa troppo rumore nel locale: cliente dà un pugno in faccia al padre
La tavolata da sette di cui faceva parte l’aggressore è scappata senza pagare dal ristorante giapponese Hana di Mirandola, indaga la polizia di Stato
MIRANDOLA. È nato da una lite per il bimbo “troppo rumoroso” il diverbio scoppiato sabato 15 novembre, intorno alle 15, al ristorante giapponese Hana di via Antonietta De Pace a Mirandola. Il bilancio è di un uomo – il papà del bimbo – colpito al volto, la titolare spintonata e un conto salato non pagato.
Come è nato il diverbio
Nel locale, molto frequentato per il pranzo del fine settimana, si trovava una famiglia con un bambino di circa tre anni. I contorni della vicenda sono ancora da chiarire ma secondo quanto emerso al momento, la vivacità del piccolo ha attirato le lamentele di un gruppo seduto poco distante: da una prima ricostruzione è emerso che il tavolo fosse occupato da sette persone, una famiglia intera. Sembra comunque che il diverbio abbia coinvolto in particolare tre giovani componenti del nucleo di origine pakistana.
Il contrasto, partito come un semplice scambio di parole, si è rapidamente acceso. Secondo quanto riferito dai presenti – testimonianze che i poliziotti del commissariato di Mirandola stanno ora vagliando con attenzione, anche tramite eventuali immagini delle telecamere di zona – uno degli uomini avrebbe perso la calma. Il tutto sarebbe avvenuto praticamente all’uscita dal locale. Avrebbe colpito con un pugno il padre del bambino, un cinquantenne residente in provincia di Mantova, e spintonato sia la madre sia la titolare del ristorante che tentava di riportare l’ordine.
Arrivano i poliziotti
La situazione è degenerata in pochi secondi, mentre gli altri clienti cercavano di allontanare i coinvolti. Secondo quanto emerso al momento, inoltre, quando i proprietari hanno avvisato le forze dell’ordine, le sette persone del tavolo hanno lasciato il locale in fretta, senza saldare il conto. A chiamare il numero unico 112 è stato un cliente che ha assistito all’intera scena. Sul posto sono intervenuti un’ambulanza del 118 e una pattuglia del commissariato di Mirandola. Il personale sanitario ha accompagnato il padre in ospedale a Mirandola per le medicazioni al volto, mentre gli agenti hanno raccolto le prime dichiarazioni utili a ricostruire la dinamica.
Restano in corso gli accertamenti per individuare i responsabili e chiarire con precisione le fasi dell’aggressione.
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