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Il caso

Donna aggredita a Guastalla, l’ex domanda perdono alla famiglia


	Il momento della aggressione filmata dal passante che ha difeso la donna
Il momento della aggressione filmata dal passante che ha difeso la donna

Il 51enne di Castelfranco ha ottenuto il rito abbreviato

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CASTELFRANCO. «Chiedo scusa a lei, alla sua famiglia e anche alla mia famiglia». Questa una delle dichiarazioni spontanee del 51enne che ha tentato di strangolare la ex alla rotonda di Guastalla. L’uomo residente a Castelfranco, attualmente ai domiciliari, deve rispondere dei reati di tentato omicidio, violenza privata, porto d’armi o oggetti atti a offendere e resistenza a pubblico ufficiale.

Lei è parte civile

Nell’udienza di lunedì 17 novembre in tribunale a Reggio Emilia l’imputato ha preso la parola: tramite la formula delle spontanee dichiarazioni – che non prevedono domande né obiezioni – ha ripercorso quel particolare periodo della sua vita, ha manifestato tutto il malessere che provava e infine ha chiesto perdono all’ex. Lei, 45enne di Viadana (Mantova), in apertura si è costituita parte civile, tutelata dall’avvocato Nicola Tria.

Gli avvocati difensori Guido Sola e Giorgia Menani hanno chiesto un rito abbreviato (che assicura lo sconto di un terzo sulla pena) condizionato a due richieste: l’audizione della sorella dell’imputato (su una telefonata che il 51enne le ha fatto mentre lo stavano sottoponendo al fermo) e all’audizione del medico legale sull’entità delle lesioni alla donna, per accertare se davvero quelle lesioni avrebbero potuto portare al decesso della malcapitata.

Il giudice per l’udienza preliminare Luca Ramponi ha ammesso l’abbreviato e ha subito ascoltato la sorella, già presente, che ha confermato quella determinata circostanza. Nella prossima data verrà sentito non soltanto il consulente tecnico della difesa ma anche quelli della Procura e della parte civile: sfileranno tutti e tre i periti e, dopo un confronto su quanto emergerà, è prevista la discussione.

La violenza

Quanto accaduto il 2 dicembre 2024 a Guastalla ha fatto molto scalpore finendo anche sulla trasmissione televisiva “Le Iene” di Italia1. La 45enne, che lo aveva lasciato, quel giorno ha accettato un “ultimo incontro” dopo la fine della relazione sentimentale, non sapendo che lui aveva portato con sé un coltello da cucina (poi recuperato). L’ex, che era passato a prenderla a Viadana, l’ha convinta a salire sulla sua Bmw per andare a fare spese in un centro commerciale: ma lungo il tragitto si sarebbe riaccesa la discussione tra i due. L’auto si è fermata alla rotatoria su via Cisa Veneta: non è stato chiarito se la donna abbia tentato di fuggire, di certo alcuni testimoni hanno visto i due litigare in strada, dove lui l’ha aggredita e picchiata.

Il salvataggio

A scongiurare una probabile tragedia è stato un 21enne veronese, Alen Halilovic: passava di lì per caso in auto e quando ha visto lui a cavalcioni di lei che urlava si è fermato, è intervenuto impedendo che la donna fosse trascinata di nuovo nell’abitacolo e ha messo in fuga l’aggressore. Il 51enne, scappato in direzione di Tagliata, alcune ore dopo è stato intercettato dai carabinieri e arrestato dopo un inseguimento terminato a Maranello. Il buon samaritano ha anche consegnato ai carabinieri foto e video del cellulare confluite agli atti. Il Comune di Guastalla, che aveva preannunciato la costituzione di parte civile, non ha dato seguito alla volontà di partecipare al processo sul femminicidio sventato. 

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