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Cmc, il 25% acquisito da Italpizza. «Una sinergia all’avanguardia»

di Ginevramaria Bianchi
Cmc, il 25% acquisito da Italpizza. «Una sinergia all’avanguardia»

Operazione conclusa tra due eccellenze modenesi che già lavoravano insieme. Il direttore generale Bondioli: «Scelta strategica, investito su un partner»

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Un’operazione strategica che parla di territorio, innovazione e sinergie industriali. Italpizza, leader nella produzione di pizze surgelate e protagonista nel mercato internazionale, ha recentemente acquisito il 25% di Cmc Impianti, azienda modenese specializzata in automazione industriale e soluzioni “su misura” per linee produttive complesse. Come si tradurrà sul nostro territorio questa collaborazione? Nella «volontà di accelerare lo sviluppo di tecnologie tailor-made, capaci di rispondere con maggiore rapidità e precisione alle esigenze produttive e di innovazione continua di Italpizza».

L'operazione
«La partnership con Cmc – spiega Andrea Bondioli, direttore generale di Italpizza – nasce dall’esigenza di trovare un partner industriale che potesse dare risposte celeri a problemi concreti. All’interno di Italpizza, deteniamo un importante know-how sulle innovazioni di processo, oltre che di prodotto: abbiamo pertanto fatto la scelta strategica di investire su un partner all’avanguardia in grado di gestire lo sviluppo e la realizzazione di quelle innovazioni di processo, detenendone di fatto la protezione e l’esclusiva. Come è noto, Italpizza lavora fianco a fianco con i suoi clienti per sviluppare prodotti innovativi. Anche in questa ottica abbiamo sentito la necessità di trovare un partner che potesse darci un supporto nella realizzazione dei progetti più innovativi».

Un’esigenza che ha incontrato la lunga esperienza di Cmc Impianti, realtà che da oltre quarant’anni opera nel mondo dell’automazione industriale.

«Cmc – racconta Mauriglio Ricci, presidente dell’azienda – propone una serie di soluzioni in grado di adattarsi in maniera perfetta alle esigenze di ciascun cliente. È una azienda dove facciamo moltissima ricerca di nuove applicazioni. La collaborazione con Italpizza, in particolare, nasce attorno al 2003: conosciamo bene lo stabilimento, i suoi processi e le sue necessità. È in questo contesto di collaborazione solida e duratura che abbiamo deciso di raccogliere l’esigenza di Italpizza di trovare un partner che sviluppasse soluzioni su misura». L’ingresso nel capitale di Cmc rappresenta dunque una scelta mirata e coerente con la strategia di Italpizza: «Cmc è stata l’unica azienda in grado di raccogliere le sfide continue poste dalla nostra azienda – continua Bondioli –. Quando una realtà industriale diventa un player a livello globale, è necessario dare la priorità al fornitore in grado di fornire le soluzioni più efficienti, sotto diversi punti di vista. Il fatto che Cmc sia una azienda del territorio non può che farci piacere, certamente, ma l’abbiamo scelta come partner strategico per le competenze e il grado di specializzazione offerte».

E per Cmc, la collaborazione con Italpizza rappresenta un ulteriore passo di crescita e consolidamento. «La storia di Cmc affonda le proprie radici ormai 41 anni fa – osserva Ricci –. Oggi, è una realtà che può contare sulla forza lavoro di 23 persone. Continuiamo a investire molto sulla ricerca di applicazioni sempre nuove, che possano venire incontro alle esigenze non solo di Italpizza, ma anche a quelle del resto dei nostri clienti. È una collaborazione che serve a dare ulteriore valore all’azienda (la collaborazione con Italpizza pesa per circa un quarto del fatturato totale, ndr) e sicuramente ci aiuta molto a perfezionarci sempre di più a livello tecnologico».

L’operazione si inserisce in un contesto di cooperazione territoriale, che guarda però al mondo: «Il Gruppo Italpizza – sottolinea Bondioli – è ormai una realtà industriale che opera a livello globale: nella posizione in cui ci troviamo le scelte che prendiamo sono sempre volte a ottenere il risultato migliore, la performance migliore. È questo orientamento al risultato che ha contribuito a condurci dove siamo oggi».

Nel dettaglio

E anche per Ricci la dimensione locale non è in contraddizione con la vocazione internazionale: «Nonostante conserviamo un forte attaccamento con le nostre radici e con il luogo che ci ha visto nascere e crescere come azienda, ci muoviamo in un contesto fortemente internazionale. Con i nostri macchinari siamo presenti in tanti Paesi, dalla Spagna, Francia, Regno Unito, anche se il cuore di Cmc è e rimane modenese». Dal punto di vista operativo, la collaborazione si traduce in un’integrazione concreta delle competenze. «Uno dei processi che stiamo studiando più attentamente insieme a Cmc – spiega Bondioli – è l’integrazione sempre crescente dell’impiego della tecnologia robotica all’interno delle linee, senza che questo abbia alcun impatto di tipo qualitativo». Una sfida non semplice, come sottolinea Ricci: «Trovare soluzioni tecniche efficaci ed efficienti su macchinari che lavorano ad alta velocità come quelli presenti all’interno delle linee di Italpizza non è scontato: è necessario trovare una sintesi fra un ritmo produttivo molto elevato e il minor fermo macchina possibile. Un risultato che, come confermano i fatti, fino ad ora siamo stati in grado di ottenere».

«Di certo – aggiunge Ricci – questa collaborazione permette a Italpizza di ottenere un vantaggio competitivo in termini di know-how. Il contributo di Cmc è funzionale allo studio di macchinari pensati specificamente per le esigenze dell’azienda, potendo seguire da vicino tutte le fasi di prova e di test, favorendo così rapidità nelle operazioni e nella creazione del prodotto». E l’acquisizione si inserisce in una strategia più ampia di integrazione verticale: «Ci sono all’attivo un paio di partecipazioni con fornitori chiave – conferma Bondioli – utili a rispondere in maniera sempre più puntuale alle esigenze del mercato». Sul futuro, Ricci guarda con chiarezza: «Abbiamo come obiettivo quello di continuare a sviluppare il mercato, concentrandoci soprattutto su due asset strategici: elettronica e intelligenza artificiale. Puntiamo a questo e, insieme, a individuare le risorse che possano portare le giuste competenze in azienda per poter procedere in questa direzione». E alla fine, entrambi riassumono il senso di questa partnership in una parola: «innovazione».

«È una collaborazione che si muove nel solco dell’innovazione – concludono Bondioli e Ricci –. Attraverso la progettazione da parte di Cmc di soluzioni impiantistiche e meccaniche “sartoriali”, fatte su misura per le esigenze di Italpizza, quest’ultima ha la possibilità di lavorare per proporre sul mercato soluzioni e progetti sempre più innovativi. Un circolo virtuoso di innovazione, verrebbe da dire».l

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