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Il caso

Abusi su una paziente, il prof Richeldi farà un percorso psicologico

Stefania Piscitello
Abusi su una paziente, il prof Richeldi farà un percorso psicologico

Sarà per undici mesi e dieci giorni, l’intera durata della pena stabilita con il patteggiamento

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MODENA. Il professor Luca Richeldi dovrà seguire un percorso bisettimanale di assistenza psicologica per l’intera durata della pena. Lo ha stabilito ieri il tribunale di Roma, dopo avere ratificato il patteggiamento a undici mesi e dieci giorni per il medico modenese accusato di violenza sessuale ai danni di una paziente. Ieri è stata anche indicata la struttura in cui dovrà avvenire questo percorso: al termine, la pena verrà dichiarata sospesa.

Richeldi, medico modenese, professore ordinario delle malattie dell'apparato respiratorio presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma e direttore dell'Unità operativa complessa di pneumologia dell'ospedale Agostino Gemelli, secondo l’accusa ha abusato di una paziente nel 2022 durante alcune visite.

L’avrebbe presa per le spalle, appoggiandosi su di lei, nonostante il suo tentativo di sottrarsi. Poi l’avrebbe palpeggiata e avrebbe tentato anche di baciarla.

Le reazioni

«A pochi giorni dal 25 novembre, Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, mi sento vicina a tutte quelle donne che stanno affrontando o hanno affrontato in prima persona questa battaglia. Spero che tutte possano trovare la forza di denunciare, chiunque ci sia dall'altra parte». Lo afferma la donna, parte civile nel procedimento, che ha denunciato il professore.

«Per quanto riguarda la sentenza di oggi, io spero che il percorso bisettimanale che Richeldi dovrà seguire lo porti ad avere consapevolezza rispetto a quello che ha fatto, del resto ha chiesto lui l'applicazione della pena per il reato di violenza sessuale aggravata e quindi speriamo ne prenda piena coscienza», aggiunge.

«Esprimiamo soddisfazione per questo esito favorevole, che confidiamo possa finalmente determinare la cessazione delle tante strumentalizzazioni indebite di questa vicenda», afferma il professore Carlo Bonzano, difensore, assieme all'avvocata Tatiana Minciarelli, del professore.

«Come sa bene chiunque abbia un briciolo di dimestichezza col codice di procedura penale e con l'onestà intellettuale, la sentenza di patteggiamento non è una sentenza di condanna e non implica alcun accertamento dei fatti, rispetto ai quali il professore Richeldi si è sempre dichiarato e continua a dichiararsi estraneo; fatti che in ogni caso vengono oggi qualificati come di lieve entità – aggiungono i difensori –.La sentenza di patteggiamento, quindi, per un verso, non può e non deve essere scambiata per una ammissione di responsabilità e, per un altro verso, trova la propria ragion d'essere, almeno nel caso di specie, nell'evitare la celebrazione, anche mediatica, di un processo fin da principio e troppo spesso fatto oggetto di inappropriate rappresentazioni».