Gazzetta di Modena

Modena

Il caso

Stalking a una bimba di 12 anni

di Stefania Piscitello
Stalking a una bimba di 12 anni

Indagato un giovane di circa 30 anni: l’avrebbe pedinata a Modena in diverse occasioni. È stato nominato uno psicologo che dovrà valutare l’attendibilità della minore

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MODENA. Aspettava che rimanesse in casa da sola, e allora arrivava dietro la porta. E cominciava a bussare. Lei, a soli dodici anni, aveva la forza di dirgli, da dietro quella porta, di andare via o avrebbe chiamato la polizia. E allora, quando lui scappava, lei sgattaiolava fuori di casa e trovava rifugio dalla vicina.
Altre volte lo ha incontrato per strada. «Sei fidanzata?», le avrebbe chiesto. Anche la mamma della bambina è stata minacciata un giorno: la figlia era scappata verso di lei e la donna aveva chiesto a quell’uomo – un giovane che ha meno di trent’anni – cosa volesse.

Sarà lo psicologo nominato dal tribunale a chiarire se quanto riferito dalla ragazzina sia attendibile e se lei sia in grado di testimoniare. Certo è che se i fatti così come riferiti dovessero essere confermati, il quadro nei confronti dell’uomo sarebbe pesante. Il condizionale in questa fase è d’obbligo. L’uomo è al momento indagato per stalking, ma siamo ancora in fase di incidente probatorio. Ad assisterlo c’è l’avvocato Tommaso Creola e ieri in tribunale è stato appunto nominato il perito. Il 26 gennaio la minore – nata nel 2013 – sarà ascoltata.
Intanto, dopo la denuncia, all’indagato è stata applicata la misura del braccialetto elettronico in modo che non si possa avvicinare alla bambina.

I fatti

Gli episodi contestati all’uomo sono diversi e si sarebbero verificati a partire da maggio, andando avanti per un breve periodo. Secondo quanto riferito dalla presunta vittima, in particolare, l’uomo l’avrebbe pedinata e importunata in diverse occasioni. Alcuni episodi si sono verificati presso il residence Costellazioni, dove la 12enne viveva con la madre, o comunque nei pressi dello stabile.

La ragazzina avrebbe incontrato l’uomo per strada lui avrebbe cercato di avvicinarsi, riuscendo una volta anche a prenderla per un braccio facendola cadere per terra.
Non solo: l’indagato avrebbe anche colpito con un paio di schiaffi la minore, e si sarebbe presentato dietro la porta di casa sua chiedendole di aprire. Non mancano, tra le accuse, le offese e le minacce alla madre della ragazzina. «Ti uccido», le avrebbe detto. Un incubo quello vissuto dalla 12enne. Almeno secondo la ricostruzione dell’accusa.
A gennaio sarà il momento della testimonianza della minore in aula: sarà poi compito dello psicologo valutarne l’attendibilità.