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La protesta

Il Comitato: «La Bretella passerà accanto al pozzo di Marzaglia, a rischio la qualità dell’acqua potabile»

di Mattia Vernelli
Il Comitato: «La Bretella passerà accanto al pozzo di Marzaglia, a rischio la qualità dell’acqua potabile»

I cittadini hanno organizzato una manifestazione: «Reato ambientale se non si sposta il tracciato»

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MODENA. «La qualità dell’acqua potabile di tutta la provincia è a rischio se il progetto della Bretella non sarà modificato. Potrebbe configurarsi il reato ambientale». È Mauro Sentimenti del Comitato No Bretella a parlare, aggiungendo un altro tassello alla battaglia portata avanti dai cittadini contro l’infrastruttura. Il pozzo C2 sorge tra Marzaglia e Cittanova e, «insieme agli altri tre del campo acquifero di Marzaglia – continua il Comitato –, ha un ruolo fondamentale per la qualità delle acque dell’acquedotto di Modena, perché presenta bassissime quantità di nitrato. Di fatto, una delle fonti più pulite della provincia». Che però, continua il Comitato, che ieri ha organizzato una protesta proprio davanti al pozzo, «è a rischio, perché il tracciato dell’infrastruttura passa proprio accanto, con serio rischio di contaminazione delle acque».

I documenti governativi

Il Comitato si rifà a due valutazioni governative: «Secondo gli atti ufficiali, sia il Parere di Compatibilità Ambientale della Commissione Speciale Via del 2004 sia la delibera Cipe, impongono al concessionario AutoCs l’obbligo di progettare e realizzare lo spostamento dei pozzi interferiti». Il primo documento, la Via (valutazione impatto ambientale) è elaborato dal ministero dell’Ambiente mentre il Cipe è un organo collegiale del Governo italiano. Ma i pareri di Roma sono ascoltati? «Nella Relazione di Ottemperanza depositata da AutoCS nel 2018 – continuano i cittadini –, la società rimanda eventuali approfondimenti a fasi progettuali successive, pur ammettendo la “probabile necessità di spostamento” del pozzo. Una risposta secondo noi “vaga e non coerente” rispetto agli obblighi prescrittivi».

Le due ipotesi 

Mauro Sentimenti, attivista del Comitato, ha ipotizzato due scenari: «O si sposta il pozzo, oppure si modifica il tracciato della Bretella. La prima opzione è molto complicata perché le aree in cui costruire un altro pozzo sono molto limitate, e in oltre non ci si può allontanare troppo dal fiume Secchia, perché i livelli di nitrati si alzano progressivamente. Cambiare il tracciato della Bretella significa modificare il progetto, e da parte di AutoCs non sembra ci sia quest’intenzione. Entrambe le situazioni comportano tempi, costi prospettive che diventano quasi incompatibili con il mantenimento di questo progetto».

Qualità dell’acqua modenese

I cittadini segnalano che la mancata ottemperanza «potrebbe configurare profili di reato ambientale e comportare rischi di contaminazione delle acque potabili. Infatti, dai rubinetti cittadini esce acqua con una concentrazione di nitrati di 20 mg al litro, inferiore al limite di 50 mg per le acque destinate al consumo umano, solo perché le acque dei pozzi di Marzaglia, povere di nitrati, vengono miscelate con quelle dei pozzi di Modena Sud e del campo acquifero di Cognento, per la quasi totalità caratterizzate da concentrazioni di nitrati superiori ai 50 mg a litro».

Lettera aperta alle istituzioni

Da qui, il Comitato ha inviato una formale segnalazione al Ministero dell’Ambiente, a quello dei Trasporti, alla Regione, Arpae e i Comuni coinvolti, con la richiesta «di verificare con urgenza l’effettivo rispetto della prescrizione Via, e di sospendere i lavori della Bretella qualora fosse confermata la mancata ottemperanza».

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