Gazzetta di Modena

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Scuola 2030

Caffè Molinari, storia di un'eccellenza: «Dalla bottega alla torrefazione»

Giovanni Tosatti*
Caffè Molinari, storia di un'eccellenza: «Dalla bottega alla torrefazione»

Alberto Molinari si racconta agli studenti del Muratori-San Carlo in questa intervista: «Gli ingredienti del successo? Buona volontà, disponibilità, fiducia, intelligenza ma soprattutto perseveranza»

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MODENA. Dal Bar Molinari alla prestigiosa torrefazione, Alberto Molinari si racconta: dopo secoli di attività familiari arriva una svolta grazie al suo genio. È il 1804, gli Estensi sono appena stati cacciati da Napoleone e a Modena sorge la camera di commercio: è questo il momento in cui Giuseppe apre una bottega di salumi in via Canalino dando inizio a più di due secoli di storia imprenditoriale firmata Molinari.

Un tuffo nella storia

Passa il tempo e la gestione dell’azienda viene affidata ai fratelli Emilio e Alberto: è il primo ad occuparsi del bar, che da tempo ormai è un'istituzione a Modena e vanta di grande successo, ma è Alberto a dedicarsi al processo di evoluzione fino alla torrefazione. È il 1965, e gli operai della Fiat di Modena lamentano una scarsa quantità di pause nelle quali peraltro la distribuzione di bevande avviene mediante thermos che non le mantengono sufficientemente calde: Alberto risponde a questa problematica con l’invenzione di un carrello che consente a the e caffè di rimanere a temperatura per più di 2 ore, sfruttando il poliuretano, materiale pressappoco sconosciuto all’epoca nell’industria alimentare. Il carrello incrementa notevolmente la qualità dell’ambiente lavorativo, a tal punto da insediarsi gradualmente in numerosi stabilimenti su tutto il territorio.

Qualcosa cambia...

È il 1969, arriva il caldo e compaiono i distributori automatici, ma ci sono i fondi necessari per concretizzare il progetto della torrefazione. Inizia dunque un nuovo capitolo di grandi soddisfazioni, difficoltà e successi che vede il Caffè Molinari aprirsi anche al commercio estero con più di sessanta paesi sotto l’attenta supervisione di Alberto fino al gennaio del 2022, quando l’azienda verrà ceduta al gruppo tedesco Tchibo Holding GmbH.

Le parole di Molinari

Alberto ancora oggi accenna dispiacere nei confronti della mancata espansione su più vasta scala dell’azienda, e altrettanto per la sua cessione, ma ben consapevole del punto di partenza, una realtà familiare radicata sul territorio modenese, e di quello di arrivo, un’azienda di valore internazionale, augura una vita come la sua: «Se possibile anche migliore, ma non sarà facile!», e specifica: «Intendiamoci, di momenti difficili ne ho avuti, ma senza dolori non si gustano a pieno le cose belle della vita». Quali sono gli ingredienti necessari per costruire una realtà longeva e forte come quella di Molinari, quali valori devono essere sviluppati e conservati? Alberto, in virtù della sua preziosa esperienza, risponde: «Gli ingredienti sono: buona volontà, disponibilità, fiducia, intelligenza, ma soprattutto non avere pietà per se stessi: quando stai perseguendo un obiettivo che ti sei posto, non si va ne a cena né a dormire finché non hai finito! Ci vuole perseveranza».

*studente del Liceo Muratori-San Carlo, classe 5B