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Cpc, il nuovo Ceo Sebastiano Rio si racconta agli studenti. «Tra robotaxi, sostenibilità e giovani»

di Luca Alterio, Andrea Nezi e Giovanni Neri*
Cpc, il nuovo Ceo Sebastiano Rio si racconta agli studenti. «Tra robotaxi, sostenibilità e giovani»

L'amministratore delegato del colosso modenese: «Abbiamo investito trecentottanta milioni di euro sul territorio, che, tradotto, significa quattrocento posti di lavoro»

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MODENA. «Trecentottanta milioni di euro investiti sul territorio modenese, che, tradotto, significa quattrocento posti di lavoro». Così ha parlato l’amministratore delegato Sebastiano Rio di CPC, un’azienda colossale nell’industria dell’automotive made in Modena da milioni di euro di fatturato e con clienti del calibro di Ferrari, Lamborghini e McLaren.

La storia

Nata come piccola modelleria provinciale che contava non più di quindici dipendenti, CPC è cresciuta esponenzialmente nel corso degli anni fino a diventare un pioniere italiano del proprio settore. Da sette anni CPC. ha intrapreso una collaborazione commerciale con Mitsubishi, conosciutissima multinazionale giapponese, grazie alla quale ha allargato enormemente i suoi orizzonti di clientela iniziando a produrre anche per l’estero, conclusasi con l’acquisizione da parte dell’azienda nipponica nel gennaio scorso.

Il Ceo si racconta

L’azienda CPC è indubbiamente una società con idee chiare e forti ambizioni future. Queste le parole del Ceo Sebastiano Rio: «CPC. sta investendo 380 milioni di euro sul territorio che, in percentuale al fatturato, è uno degli investimenti più grandi in Italia. Stiamo investendo nei building dove entrano impianti macchinari gestiti da dipendenti, dunque investimento che genera più di 400 posti di lavoro. In CPC abbiamo tre pilastri fondamentali: le supercar, il lusso e la mobility. Qui – sottolinea ancora Rio – amiamo lavorare sull’auto intera, dalla scocca alla lastratura verniciata. Dai nostri buildings sono uscite macchine come la McLaren Senna, la McLaren Speedtail e la Lamborghini Countach, macchine di questo tipo. Inoltre siamo nel mondo del luxury dove produciamo componenti per automobili di un certo livello, come la Ferrari Purosangue e la Porsche GT3RS. Infine, stiamo entrando nel mondo della New Mobility, in particolare con il progetto del “Robotaxi”, ovvero un’evoluzione di Uber: non ci sarà più un conducente, ma una macchina a guida automatica che ti porta dove vuoi. Abbiamo particolarmente a cuore questo progetto – specifica il Ceo – perché promuove l’utilizzo di risorse sostenibili come il motore elettrico che, tuttavia, non può sostituirsi totalmente ai mezzi a motore convenzionale perché da una parte il mercato non è pronto, dall’altra credo che sia insostenibile la sostenibilità dell’elettrico».

I giovani

CPC è anche un’azienda che ha a cuore l’assunzione dei giovani e la loro crescita professionale e umana: «Un ulteriore investimento fondamentale di CPC è la collaborazione con l’università di Modena e Reggio. Abbiamo investito in un laboratorio e messo a disposizione quattro sale dove gli studenti potranno assistere a lezioni e quindi entrare nel mondo CPC; un luogo dove studenti e laureandi possano lavorare insieme con progetti congiunti. Due parole sul mio arrivo a Modena e alla CPC? Ho trovato un team di persone eccezionali, dotate di un impegno, una voglia, un’energia e una competenza sbalorditive».

La sostenibilità

CPC ha a cuore la sostenibilità nel corso di tutto il suo processo produttivo: «Gran parte dell’energia impiegata per sostenere la produzione – prosegue il Ceo Sebastiano Rio – è fornita da impianti fotovoltaici situati nelle diverse sedi. Inoltre il carbonio è, per sua composizione, un materiale conveniente rispetto a quelli tradizionalmente utilizzati in questa industria, come l'acciaio e l’alluminio, perché, a parità di prestazioni, risulta più leggero, diminuendo sensibilmente i consumi di CO2. Infine il carbonio risulta essere un prodotto non riciclabile, bensì riutilizzabile nonostante muti le sue proprietà fisiche», conclude Rio nell’intervista concessa agli studenti della 5B del liceo Muratori-San Carlo, indirizzo classico.l

*studenti del Liceo Muratori-S. Carlo, classe 5B