Stop al treno Frecciarossa, Rando: «Guaio per i pendolari, ma a Salvini non interessa»
La parlamentare del Partito democratico ha presentato un’interrogazione: «Studenti e lavoratori saranno vittime di una scelta sbagliata»
MODENA. La senatrice del Partito democratico Enza Rando ha presentato un’interrogazione al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti per chiedere chiarimenti sulla soppressione della fermata di Modena del Frecciarossa 9330, annunciata da Trenitalia a partire dal 14 dicembre. «La decisione di sopprimere della fermata di Modena del Frecciarossa 9330, assunta senza alcun confronto con Comune e Regione, rappresenta una grave penalizzazione per pendolari, lavoratori e studenti che ogni giorno viaggiano da e per Roma, e rischia di indebolire ulteriormente l’accessibilità ferroviaria di un territorio a forte vocazione industriale e logistica»: lo affermano in coro i parlamentari modenesi del Partito democratico Enza Rando, Maria Cecilia Guerra e Stefano Vaccari.
Le motivazioni
«Ho presentato un’interrogazione – spiega Rando – chiedendo al Governo di intervenire per ripristinare la fermata, attivando un confronto immediato con Trenitalia e Regione Emilia-Romagna, e di chiarire se il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti fosse stato informato preventivamente di una scelta che contraddice l’obiettivo di un sistema ferroviario capillare e a servizio delle città medie», sono ancora le parole di Enza Rando.
L’attacco a Salvini
«Se a questa sconcertante notizia aggiungiamo i ritardi e i rimpalli di responsabilità rispetto alla Complanarina di Modena Sud - concludono i parlamentari dem modenesi – risulta evidente che il ministro Salvini non si stia occupando con la dovuta attenzione e il necessario impegno al tema dei trasporti di un territorio come quello modenese, che rappresenta uno dei cuori produttivi, dal punto di vista economico e industriale, dell’intero Paese. Modena merita collegamenti adeguati al proprio ruolo nazionale e internazionale. Il Governo si concentri su ciò che esiste e ha bisogno di cura, e solo dopo passi ai sogni campati sugli Stretti».
