Alle, le ricerche a Torino si fermano, la madre: «Se fosse stato qui lo avremmo trovato»
Svanite le speranze dopo le decine di segnalazioni. Roberta Carassai: «Cerco di prendere la cosa positiva da questa esperienza: si è creata una grande attenzione su mio figlio in questi giorni. Non mi fermerò»
TORINO. Le ricerche a Torino, almeno per ora, si fermano. Ma i genitori di Alessandro Venturelli, Roberto e Roberta Carassai, non si fermano: e continueranno a cercare il giovane, scomparso da Sassuolo il 5 dicembre del 2020.
La pista Torino
«Era la sera del primo novembre quando una telefonata ha acceso in me la speranza di aver finalmente ricevuto la segnalazione che mi avrebbe riportato Alessandro», racconta la madre di quello che per tutti ormai è diventato “Alle”. «Sono partita per Torino augurandomi di poterlo finalmente riabbracciare. Sono tornata con una certezza nel cuore: aver trovato tante persone che nei giorni successivi mi avrebbero prestato i loro occhi e cercato Alle con tanta attenzione, amore e speranza. Grazie».
Speranze svanite
La riflessione di Roberta prosegue: «Purtroppo credo che, se mio figlio fosse stato in questa meravigliosa città, sarebbe già stato trovato. Non chiudo questo capitolo ma devo cercare di restare lucida. Come sempre, cerco il lato positivo in ogni cosa, perché è l’unico modo per andare avanti. In questi giorni si è creata intorno a me ma soprattutto intorno ad Alessandro, un’attenzione altissima e un affetto incredibile. Alessandro è entrato nelle case e nei cuori di tanti italiani. Io spero, con tutta me stessa, che presto arrivi la notizia che tutti stiamo aspettando da troppo tempo». Inizialmente il caso di Alessandro è stato trattato come allontanamento volontario; solo in un secondo momento è stato aperto un fascicolo per sequestro di persona contro ignoti. Fascicolo che, più volte, la procura ha chiesto di archiviare: l’ultima volta il giudice si è riservato.