Gazzetta di Modena

Modena

Il lutto

È morta Rosa Gatti: aveva 62 anni. Era l’anima della pizzeria La Smorfia

di Manuel Marinelli

	Rosa Gatti (a destra), insieme all'ex marito Claudio e alla figlia Giulia
Rosa Gatti (a destra), insieme all'ex marito Claudio e alla figlia Giulia

L’ex marito Claudio: «Solare e generosa, c’era sempre per tutti»

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NONANTOLA. Se n’è andata all’improvviso, senza fare rumore e lasciando tutti di stucco. Rosa Gatti, 62 anni, colonna della mitica pizzeria La Smorfia è morta martedì.
«La aspettavamo nel locale la mattina per fare gli addobbi natalizi, ma non è mai arrivata» racconta affranto dal dolore l’ex marito Claudio Gasparini, che insieme alla figlia Giulia e a Rosa portava avanti la pizzeria, una delle più note e apprezzate in tutta la provincia, inserita anche nelle guide nazionali più prestigiose. Merito proprio dell’impasto, una ricetta ideata dal papà di Rosa, Nicola, ai piedi del Vesuvio oltre mezzo secolo fa e che lei ha saputo portare avanti fino ad oggi. Per il domani toccherà a Giulia: sarà lei a tenere in vita una tradizione che va avanti da tre generazioni.

«Un fulmine a ciel sereno»

«È stato un fulmine a ciel sereno, non ce lo aspettavamo affatto. Rosa era solare e sempre disponibile a dare una mano – continua l’ex marito – Anche qui in paese non ci siamo mai tirati indietro per sponsorizzare eventi e dare una mano. Rosa era così, se poteva fare qualcosa per qualcuno non si tirava mai indietro». La mente torna subito indietro al 2020, quando Nonantola finì sott’acqua a causa dell’alluvione. «In qui giorni eravamo chiusi per Covid ma abbiamo aperto lo stesso per offrire un pasto caldo alle persone alluvionate e ai volontari che spalavano nel fango. Credo che questo dica tutto dello spirito di Rosa».

La pizza, un’affare di famiglia


Rosa Gatti era al timone dell’attività da oltre 20 anni: era il 2003 quando, a pochi passi dell’Abbazia aveva deciso di continuare una tradizione che il papà Nicola aveva fatto nascere nel 1973 aprendo la sua prima pizzeria nel Modenese: il Portichetto. La ricetta è sempre rimasta la stessa: un impasto leggero, ben lievitato, di quelli che si sciolgono in bocca. A prepararlo ci ha sempre pensato lei, custodendo gelosamente la ricetta di famiglia. Negli anni le soddisfazioni sono state tante: clienti da tutta la provincia, le citazioni all’interno delle guide gastronomiche più importanti e, nel 2014, anche il raddoppio, con l’apertura di un’altra sede in centro a Modena in via Cavallerini 4, tutt’ora in attività. E da qualche anno è subentrata anche la figlia Giulia insieme a papà Claudio e al marito Daniele: sarà lei a portare avanti la tradizione di famiglia e il nome di mamma Rosa, amata e stimata in tutta Nonantola e non solo.

Nonantola sotto choc


L’intera comunità è rimasta sotto choc dopo aver appreso la notizia. La famiglia è stata invasa da un’ondata di affetto e cordoglio. «Ho ricevuto un numero incalcolabile di messaggi, ringrazio tutti di cuore per la vicinanza. Siamo in attesa della restituzione della salma – è in corso l’autopsia – Non appena sarà possibile informeremo tutti quanti volevano bene a Rosa delle date dei funerali. Un ringraziamento particolare anche alle onoranze Pecorari per la loro professionalità e cordialità in un momento per noi così difficile» conclude l’ex marito Claudio Gasparini.